Sardegna

Sardegna

È la seconda isola del Mediterraneo: soprattutto collinare, ha un clima ideale per la vite, tanto che si pensa crescesse spontanea anche nell’antichità. Qui la viticoltura ha origini antichissime: il ritrovamento di alcuni vinaccioli mostra che forse risale almeno al periodo nuragico (1700 a.C.). I Fenici prima e i Romani poi, introdussero le proprie tecniche di coltivazione; quindi, nel tempo, si succedettero gli Aragonesi, i Catalani e gli Spagnoli, importando nell’isola nuovi vitigni e nuove tecnologie. Rimasti estranei all’epidemia di fillossera, molti vitigni sardi si salvarono, e durante il Regno sabaudo ebbero un periodo di grande produzione. Oggi hanno una diffusione soprattutto locale, ma, apprezzati e conosciuti in Italia, stanno iniziando a diffondersi anche in Europa.
Coltivati soprattutto ad alberello, a spalliera e a controspalliera, i vitigni a bacca bianca più diffusi sono la Malvasia di Sardegna, il Nuragus il Vermentino; mentre quelli a bacca rossa sono il Bovale, il Cannonau, il Carignano, il Monica il Pascale.

DOCG: 1

Vermentino di Gallura.

DOC: 17

Alghero, Arborea, Cagliari, Campidano di Terralba o Terralba, Cannonau di Sardegna, Carignano del Sulcis, Girò di Cagliari, Malvasia di Bosa, Mandrolisai, Monica di Sardegna, Moscato di Sardegna, Moscato di Sorso Sennori, Nasco di Cagliari, Nuragus di Cagliari, Sardegna Semidano, Vermentino di Sardegna, Vernaccia di Oristano.

IGT: 15
Barbagia, Colli del Limbara, Isola dei Nuraghi, Marmilla, Nurra, Ogliastra, Parteolla, Planargia, Provincia di Nuoro, Romangia, Sibiola, Tharros, Trexenta, Valle del Tirso, Valli di Porto Pino.

Protagonisti in Sala
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