Trentino-Alto Adige
Le province di Trento e Bolzano, che formano una delle cinque Regioni italiane a Statuto speciale, sono molto differenti dal punto di vista sia etnico-linguistico che enologico. La regione, totalmente montuosa, abbraccia la valle scavata nelle Alpi dall’Adige, che scorre da nord a sud offrendo i suoi versanti al sole.
La coltivazione della vite sarebbe già stata introdotta intorno al 700 a.C.: secondo Plinio il Vecchio, i Romani avrebbero conquistato questo territorio trovando vignaioli con conoscenze anche più avanzate delle loro. Nel Medioevo, la viticoltura riuscì a sopravvivere grazie ai monaci benedettini e domenicani, e con Carlo Magno tornò ad assumere una grande importanza a livello economico. Attualmente, la superficie coltivata si è ridotta per l’urbanizzazione e l’espandersi della frutticoltura.
Coltivati prevalentemente a pergola trentina e a spalliera, i vitigni a bacca bianca più diffusi sono il Traminer aromatico (o Gewürztraminer), il Müller Thurgau, lo Chardonnay, il Pinot Bianco e il Sauvignon; quelli a bacca rossa sono il Marzemino, la Schiava, il Teroldego, il Lagrein e il Cabernet.