Tequila

Tequila

La Tequila è un famoso distillato messicano ricavato dall’agave blu, o agave azul, una varietà di agave (Agave tequilana weber) che per la forma delle foglie ricorda l’aloe. La Tequila deriva dal Pulqueuna bevanda che gli Aztechi producevano fin dal 300 a.C. facendo fermentare il succo di agave.
Le tecniche di distillazione portate dai conquistatori spagnoli nel Cinquecento permisero in pochi anni di iniziare a distillare una bevanda dalle caratteristiche decisamente migliori rispetto a quelle del Pulque: fu chiamata Tequila, dal nome della città in cui veniva prodotta, nella regione di Jalisco.
L’anno in cui questo distillato si affermò definitivamente, però, fu il 1795: è in questo periodo che aprì la José Cuervo, prima distilleria messicana ufficiale che tuttora è in attività.

Come si produce

Per la produzione di Tequila, l’agave blu deve avere un minimo di 6 anni d’età: in autunno i contadini tagliano la pianta, eliminando le grandi foglie esterne in modo da isolare il centro della pianta, la cabeza o pina (per la somiglianza con una pigna), pesante anche 50 kg. La cabeza viene triturata e cotta al vapore (circa 80 °C) per 36 ore circa: ciò trasforma gli amidi prima in zuccheri semplici e poi in alcol. Quindi viene pressata per estrarne un succo dolciastro chiamato aguamiel che va alla distillazione: di solito è continua, e solo per i prodotti destinati all’invecchiamento è discontinua.

La classificazione

Sono prodotti vari tipi di Tequila, distinti dal colore e dal tempo in cui il distillato viene affinato:
  • Blanco, riposa 2 mesi in vasche d’acciaio ed è indicato nella preparazione dei cocktail;
  • Joven / Oro / Gold, simili al Blanco, hanno un colore dorato per l’aggiunta di caramello che dona anche morbidezza al gusto;
  • Reposado, affinato in botti di rovere per un periodo da 3 a 11 mesi;
  • Anejo, affinato in botti di rovere per un periodo da 1 a 3 anni;
  • Extra Anejo, affinato in botti di rovere per almeno 3 anni. È il prodotto di maggior pregio.

Come si serve la Tequila

Il modo più conosciuto di bere Tequila è quello dei tres quotas: si fa il pugno con una mano e si mette un po’ di sale fino nell’incavo fra pollice e indice; quindi si lecca il sale, si morde una fettina di limone o di lime e si beve la Tequila “a goccia”. Secondo la tradizione, questa usanza è dovuta al fatto che l’agave blu dà all’acquavite un sentore pungente, che viene notevolmente ridotto dal sale e dal limone.

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