Indicazione Geografica Protetta (IGP)
Valida a livello comunitario, certifica anch’essa la territorialità: sono IGP i prodotti agricoli o alimentari, originari di un’area geografica precisa, che hanno una storia, una qualità particolare o una caratteristica tipica che possono essere ricondotte all’origine geografica, e che sono prodotti, trasformati e/o elaborati sul posto. Il loro legame con il territorio, quindi, è presente in almeno uno degli stadi della produzione, della trasformazione o dell’elaborazione. Nel caso dei prodotti IGP, quindi, è più importante la componente umana, mentre la garanzia riguardo la provenienza delle materie prime è minore: per ottenere la certificazione basta che il prodotto sia lavorato nell’area interessata. Per essere sicuri dell’origine delle materie prime, occorre conoscere le caratteristiche del prodotto certificato.
Fra gli IGP italiani ricordiamo: l’abbacchio romano, la bresaola della Valtellina, le acciughe sotto sale del Mar Ligure, l’arancia rossa di Sicilia, il carciofo brindisino, la castagna Cuneo, la cipolla rossa di Tropea Calabria, il farro della Garfagnana, il kiwi Latina, il limone di Siracusa, la mela di Valtellina, la pera dell’Emilia-Romagna, il prosciutto di Norcia, il radicchio di Chioggia, lo zampone Modena.