Una passione tutta italiana
Figlio di produttori di vino, Teo Musso è uno dei “padri” della birra artigianale italiana. Nel 1996 inizia a produrla nel suo birrificio Le Baladin, che in breve tempo diventa meta di tanti appassionati.
Le birre di Teo, esportate da questa piccola località della Langa che è diventato, per questo, noto in tutta Italia, si trovano oggi in tutto il mondo, e rappresentano un importante modello di qualità. Come quelle dei tanti birrifici artigianali italiani sparsi nella nostra nazione, non sono pastorizzate e mantengono quindi al loro interno una parte di lieviti attivi, che ne influenzano l’evoluzione negli anni e contribuiscono in modo fondamentale al profilo aromatico. Il birrificio Le Baladin, però, ha saputo investire anche per far conoscere il proprio prodotto alle realtà più diverse. Sin dai primi anni di attività, infatti, uno degli obiettivi di Teo è stato quello di portare la propria bevanda nei più grandi ristoranti. Per questo ha pensato la birra sin dall’inizio (anche) in bottiglia, per questo ha costruito le sue ricette puntando sull’equilibrio, per questo ha immaginato subito un prodotto che avesse un forte legame con il luogo in cui nasceva e, di conseguenza, con la terra d’origine.
Secondo lui, la birra è prima di tutto un prodotto della terra, proprio come il vino, e questo è un aspetto fondamentale che troppo spesso si tende a dimenticare. I suoi ingredienti – l’acqua, il malto e il luppolo – hanno uno strettissimo rapporto con l’agricoltura. Così, da qualche anno, tra gli obiettivi del birrificio c’è anche quello di produrre in proprio le materie prime. È un progetto ambizioso, che si è concretizzato con la nascita della prima birra fatta esclusivamente con materie prime di provenienza italiana: la Nazionale.