Sembra che il termine “cioccolata” derivi da due parole usate dal popolo degli Aztechi, che ha condiviso con i Maya il territorio sudamericano: chocol (cacao) e atl (acqua). In Europa questa bevanda ha preso piede nel 18° secolo, diventando una moda che ha coinvolto sia le grandi potenze coloniali (Inghilterra e Francia in testa), sia le altre nazioni. Vediamo che cosa serve, oggi come allora, per gustare una buona tazza di cioccolata calda.
La cioccolata calda
Preparare una buona cioccolata
Per ciascuna tazza di cioccolata calda, gli ingredienti sono:
- 2 cucchiai di cacao amaro in polvere;
- 2 cucchiaini di zucchero;
- mezzo cucchiaino di fecola di patate (facoltativo);
- 12-15 cl di latte (circa un bicchiere).
Per avere una cioccolata più leggera e meno grassa (ma anche meno saporita!), si può sostituire il latte con l’acqua.
Servire la cioccolata calda
Come accade per il tè, anche in questo caso il servizio può essere al banco o al tavolino; ma in entrambi i casi, di solito la tazza (da tè, con piattino e cucchiaino) viene appoggiata già colma della bevanda, che è stata versata direttamente dal bricco in cui è stata preparata.
Nei locali storici o dove viene effettuato un servizio di buon livello, così come per il servizio delle prime colazioni, va presentato un vassoio con la tazza e il piattino, il cucchiaino, la zuccheriera, una lattiera con latte caldo, una piccola cremiera con panna montata e, soprattutto, la cioccolatiera: una sorta di caffettiera in porcellana, ceramica o argento con un caratteristico foro al centro del coperchio dove si inserisce un apposito cucchiaio in legno che serve per amalgamare la bevanda prima del servizio.
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