Sapere di alimentazione

UNIT 12 LA FILIERA, LE ETICHETTE E GLI IMBALLAGGI VETRO La lavorazione del vetro ha origini antichissime: lo si ottiene fondendo silice (sabbia) miscelata a carbonato di sodio (Na2CO3 ) alla temperatura di 1500 °C circa. L acciaio è una lega a base di ferro e carbonio; le sue proprietà possono essere modificate variando la quantità di altri elementi minori che rientrano nella sua composizione. Il vetro è un solido amorfo (vale a dire una sostanza liquida che, solidificatasi in tempi brevi, non ha costituito un reticolo cristallino). Normalmente il vetro è costituito da ossido di silicio; ha la caratteristica di essere chimicamente inerte, ossia di non reagire a contatto con altre sostanze chimiche, e per questo si presta molto bene a essere usato come contenitore alimentare. Tuttavia la sua trasparenza può rappresentare un limite per gli alimenti che si alterano quando vengono esposti alla luce solare (definiti fotodegradabili). Per ovviare a questo problema si possono aggiungere sali metallici ai silicati di base, ottenendo vetri variamente colorati e opachi che meglio si addicono alla conservazione, per esempio, del vino in bottiglia. IL VETRO PYREX Nelle cucine si usano spesso utensili in vetro (pirofile, bollitori e ciotole) in grado di resistere alle alte (e alle basse) temperature senza deformarsi e senza rompersi. Il materiale da cui sono costituiti viene frequentemente denominato vetro pyrex , anche se il nome corretto è vetro borosilicato , poiché è ottenuto sostituendo una parte degli ossidi alcalini del vetro con l ossido di boro. Avendo una composizione diversa, questo materiale, a differenza del vetro comune, non può essere riciclato con il normale sistema di raccolta differenziata dei rifiuti. METALLI Fra i metalli, l acciaio e l alluminio sono quelli più comunemente impiegati per contenere gli alimenti. L acciaio presenterebbe una seria criticità, in quanto può arrugginire (o meglio ossidarsi) e anche corrodersi a contatto con diverse sostanze normalmente presenti negli alimenti (acqua, acidi, basi). Questo problema viene però risolto con l impiego della banda stagnata: un foglio di acciaio rivestito su entrambi i lati da uno strato di stagno inerte, a volte ulteriormente rivestito sul lato interno con resine, per impedire cessioni di piombo dai punti di saldatura. Il risultato è la classica lattina o latta alimentare, un contenitore che isola totalmente il cibo dagli agenti esterni ed è adatto per ogni genere di alimento. L alluminio, rispetto all acciaio, presenta il vantaggio di essere decisamente inerte. quindi un ottimo materiale per le lattine a strappo, destinate a contenere bevande la cui acidità eserciterebbe una forte azione corrosiva su altri metalli. PLASTICHE La plastica ha avuto un grande successo nella seconda metà del secolo scorso, nei decenni del boom economico basato anche sullo sfruttamento del petrolio. 356 Dal punto di vista chimico, le plastiche sono lunghe catene di molecole (polimeri) inorganiche ottenute dalla raffinazione del petrolio o del gas naturale. Ne esistono moltissime tipologie, con proprietà assai diverse fra loro. Ad accomunarle è la grande duttilità: si prestano cioè a essere modellate in mille modi diversi, prendendo forme che vanno dalla pellicola sottile di cellophane ai contenitori rigidi e infrangibili. Il principale difetto della plastica è la scarsissima biodegradabilità. Anche quando viene rifusa per essere riciclata, essa libera sostanze inquinanti per l ambiente e tossiche per la salute umana. Per contenere i danni, ormai da tempo si utilizzano, soprattutto per buste e sacchetti, nuovi tipi di plastica, ottenuti a partire da sostanze vegetali, e in particolare dall amido, anziché dal petrolio. Si tratta di plastiche completamente compostabili, che gradualmente stanno superando i propri difetti, divenendo sempre più competitive sul mercato.

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Corso di Scienza degli alimenti per il primo biennio