Sapere di alimentazione

Le etichette e la legge La data di scadenza e il TMC sono validi soltanto a patto che il prodotto venga correttamente conservato, rispettando in particolare le temperature e le condizioni di umidità previste. In caso contrario, il prodotto può risultare alterato anche molto prima della data indicata sulla confezione. La dicitura del TMC e il conseguente formato della data cambiano leggermente se il prodotto si altera entro 3 mesi dal momento del confezionamento, entro 18 mesi o dopo i 18 mesi. La casistica è riassunta nella seguente tabella (i termini delle date minuscoli tra parentesi non sono obbligatori, quelli maiuscoli sì). TIPO DI SCADENZA DICITURA FORMATO SCADENZA Data di scadenza Da consumarsi entro il G/M/A G/M/(a) Termine minimo di conservazione Da consumarsi preferibilmente entro il Da consumarsi preferibilmente entro fine Da consumarsi preferibilmente entro la fine del entro 30 giorni dalla produzione entro 3 mesi dalla produzione fra i 3 e i 18 mesi dalla produzione oltre i 18 mesi dalla produzione (g)/M/A (g)/(m)/A Non è obbligatorio indicare né la data di scadenza né il termine minimo di conservazione per i seguenti prodotti: panetteria venduta sfusa, in quanto il pane fresco va ritirato dal commercio dopo 24 ore; bevande alcoliche con volume di alcol sopra il 10%, poiché a tale concentrazione Codice alfanumerico | Alphanumeric code | Un codice alfanumerico è una sequenza composta sia da lettere dell alfabeto sia da numeri. Un esempio è costituito dalle targhe automobilistiche. l alcol agisce come conservante naturale; aceto, sale da cucina, zuccheri allo stato solido, caramelle, gomme da masticare e altri alimenti che per loro natura ostacolano la moltiplicazione batterica; prodotti venduti freschi, sfusi e non confezionati come gelati, frutta, verdura, carne, pesce, latticini; in questo caso la sicurezza alimentare è controllata e garantita direttamente dal venditore. Il numero di lotto (o partita) Per lotto si intende «un insieme di unità di vendita di una derrata alimentare prodotte, fabbricate o confezionate in circostanze praticamente identiche (Decreto legislativo n. 109/1992, art. 13). I termini lotto e partita sono sinonimi. Di solito il lotto di appartenenza viene indicato con un numero preceduto da una L, ma talvolta la stampigliatura consiste in un codice alfanumerico. In altri casi ancora sono riportate la data e l ora corrispondenti al momento di produzione. Il numero di lotto è una sorta di codice fiscale del prodotto: consente infatti di risalire all azienda che lo ha realizzato e permette di sapere dove e quando è avvenuta la produzione. quindi un elemento preziosissimo per la rintracciabilità degli alimenti. Grazie al numero di lotto, i NAS, la Guardia di Finanza, le ASL e le stesse ditte produttrici possono rapidamente isolare (e, in caso di necessità, ritirare dal mercato) i prodotti che hanno le stesse caratteristiche.

Sapere di alimentazione
Sapere di alimentazione
Corso di Scienza degli alimenti per il primo biennio