Sapere di alimentazione

UNIT 12 LA FILIERA, LE ETICHETTE E GLI IMBALLAGGI CLASSIFICAZIONE DEGLI ADDITIVI da E100 a E199 da E200 a E299 da E300 a E399 da E400 a E499 da E500 a E599 da E600 a E699 da E900 a E999 oltre E1000 coloranti conservanti antimicrobici antiossidanti, regolatori di acidità addensanti, gelificanti, stabilizzanti, emulsionanti antiagglomeranti, regolatori di acidità esaltatori di sapidità vari (dolcificanti, schiumogeni, lucidanti, gas da confezionamento) additivi che non rientrano nelle categorie precedenti ALTRE DICITURE OBBLIGATORIE La quantità Affinché il consumatore non venga tratto in inganno dalle dimensioni dell imballaggio, la legge impone di indicare la quantità netta dell alimento: tale valore, quindi, non deve mai includere il peso dell imballaggio (tara). La quantità deve essere espressa in unità internazionali di massa per gli alimenti (kg, g, mg) e di capacità (l, cl, ml) per le bevande. Se l alimento è immerso in una fase liquida (come la mozzarella, il tonno in olio d oliva, le olive in salamoia), vicino al peso netto deve essere indicato anche il peso sgocciolato. Inoltre, quando le confezioni di vendita al dettaglio sono costituite, per esigenze di conservazione, da un insieme di sotto-imballaggi, è necessario indicarne la quantità nominale con diciture del tipo contiene 4 vasetti , contiene 16 bustine e così via. La scadenza La data di scadenza può essere determinata in vari modi: attraverso analisi di laboratorio; per confronto con prodotti simili; consultando apposite guide tecniche. La data di scadenza e il termine minimo di conservazione sono indicazioni che appaiono simili ma vengono utilizzate in circostanze ben diverse. La data di scadenza espressa con la formula da consumarsi entro il (giorno/mese/ Deperibile | Perishable | In ambito alimentare, con l aggettivo deperibile si indicano gli alimenti che devono essere conservati a temperatura di refrigerazione (4 °C); se conservati a temperatura ambiente, rischierebbero di alterarsi a causa del rapido sviluppo di funghi o batteri. 342 anno) è usata per gli alimenti deperibili, come i latticini e tutti quei prodotti che devono essere conservati nei banchi frigo a 4 °C, e non è mai superiore ai 30 giorni. Se consumati dopo la data di scadenza, questi alimenti diventano pericolosi e possono causare disturbi anche seri, dovuti all eccessiva proliferazione di microrganismi. Il termine minimo di conservazione (TMC) espresso nella formula da consu- marsi preferibilmente entro , seguita dalla data è impiegato per i prodotti in vendita a temperatura ambiente o nei banchi di surgelazione; se consumati oltre la scadenza indicata, essi non diventano immediatamente pericolosi ma si modificano le loro caratteristiche sensoriali, e la qualità originaria dell alimento non può essere garantita.

Sapere di alimentazione
Sapere di alimentazione
Corso di Scienza degli alimenti per il primo biennio