Sapere di alimentazione

UNIT 11 ALIMENTAZIONE E SALUTE LE IPERLIPIDEMIE Si definiscono iperlipidemie tutte le condizioni nelle quali si registra una concentrazione troppo elevata di lipidi nel sangue, sia sotto forma di colesterolo (ipercolesterolemia) sia sotto forma di trigliceridi (ipertrigliceridemia). importante tenere sempre sotto controllo queste concentrazioni, perché le iperlipidemie possono diventare fattori di rischio per ictus e infarti. Ipercolesterolemia Il colesterolo è un lipide importante per il nostro organismo, ma in quantità eccessive può comportare un elevato rischio di aterosclerosi. Come abbiamo visto (vedi Unità 5, I macronutrienti, p. 132), la predisposizione ad accumulare colesterolo sulle pareti delle arterie non dipende solo dalla dieta, ma anche dal rapporto specifico fra lipoproteine HDL (il cosiddetto colesterolo buono ) e LDL (il cosiddetto colesterolo cattivo ) che caratterizza ogni individuo. Poiché l ipercolesterolemia non si manifesta con sintomi evidenti, i medici in genere consigliano di sottoporsi a regolari analisi del sangue (dopo i 45 anni gli uomini e i 55 le donne) per monitorare costantemente questi parametri. I valori di riferimento e le linee guida dietetiche per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo sono indicati nella seguente tabella. VALORI DI RIFERIMENTO DEL COLESTEROLO (mg/dl) Immagine di una molecola di LDL (in alto) e di una di HDL (in basso). colesterolo totale 190-239 LDL 100-159 HDL (uomo) 35-39 HDL (donna) 40-45 LINEE GUIDA DIETETICHE PER CONTENERE LA COLESTEROLEMIA solo il 30% delle kcal giornaliere dovrebbe essere costituito da lipidi, e di questi solo un terzo dovrebbe essere in forma satura; non si dovrebbero introdurre con la dieta quotidiana più di 300 mg di colesterolo; l efficacia della dieta aumenta in modo significativo praticando regolare attività sportiva. Ipertrigliceridemia L eccesso di trigliceridi circolanti nel sangue (ipertrigliceridemia) rappresenta un significativo fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. Diete eccessivamente caloriche, assieme ad altri fattori come l assunzione di alcol, il sovrappeso, il diabete e l uso di estrogeni, possono determinare l accumulo di lipidi. Anche per l ipertrigliceridemia esistono valori di riferimento che si possono correggere con accorgimenti dietetici suggeriti nei LARN (vedi la seguente tabella). VALORI DI RIFERIMENTO DEI TRIGLICERIDI (mg/dl) intervallo normale 500 200-499 LINEE GUIDA DIETETICHE PER CONTENERE LA TRIGLICERIDEMIA ridurre drasticamente il consumo di zuccheri semplici; evitare il consumo di alcol; ridurre il sovrappeso e l obesità; consumare più pesce e meno carne; evitare l uso di acidi grassi saturi a vantaggio di quelli insaturi; consumare frutta e verdura. GUIDA ALLO STUDIO 1. Quali sono i valori di riferimento per il colesterolo e i trigliceridi? 2. Quali alimenti devono essere evitati o limitati in caso di ipercolesterolemia e di ipertrigliceridemia? 3. Quali altri accorgimenti possono limitare i livelli di lipidi nel sangue? 312

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Corso di Scienza degli alimenti per il primo biennio