Sapere di alimentazione

Le bevande analcoliche Le piante di tè prediligono i climi molto umidi di tipo subtropicale e si coltivano soprattutto in Cina e India, primi produttori mondiali di tè, oltre che in Kenya, Sri Lanka, Turchia e Argentina. La lavorazione del tè La parte della pianta che viene utilizzata per produrre il tè è costituita dalle foglie e dalle gemme apicali. La lavorazione del tè comprende diverse fasi: 1. la raccolta: può avvenire a mano (questo metodo consente di selezionare le foglie tenere e quindi di ottenere un prodotto più pregiato) oppure può essere automatizzata (e in tal caso si ricava un prodotto più scadente); 2. l avvizzimento: può avvenire all aperto (su reti di iuta) o all interno di macchinari (su graticci esposti a flussi di aria calda); 3. l arrotolamento: consente di rompere le cellule vegetali e liberare così i succhi; un tempo l arrotolamento veniva effettuato a mano da maestri del tè, oggi invece il processo è automatizzato; 4. la separazione: in conseguenza dell arrotolamento si producono frammenti di dimensioni diverse (foglie intere, foglie spezzate, pagliuzze e polveri); questi prodotti vengono raccolti separatamente e costituiscono qualità di tè diverse; 5. la fermentazione: questa fase riguarda esclusivamente il tè nero e consiste nel lasciar riposare per poche ore le foglie in un ambiente ricco di umidità; ciò consente di produrre sostanze che determinano l aroma finale; Raccolta manuale e fermentazione delle foglie di tè. 6. l essiccamento: questo processo avviene ponendo le foglie in un essiccatoio a una temperatura di 90-95 °C per 20 minuti; al termine il prodotto risulta privo di umidità e quindi facilmente conservabile. 289

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Corso di Scienza degli alimenti per il primo biennio