LE BEVANDE ANALCOLICHE

Le bevande analcoliche LE BEVANDE ANALCOLICHE Le bevande analcoliche o minimamente alcoliche (cioè con una percentuale alcolica inferiore all 1% del volume) comprendono un ampia gamma di prodotti, preparati con acqua potabile o acqua minerale naturale e contenenti una o più fra le seguenti sostanze: succo di frutta; infusi, estratti di frutta o di parti di piante; essenze naturali; saccarosio; acido citrico, acido tartarico. Al di là della loro composizione, le bevande analcoliche si distinguono comunemente in: Sciroppo | Syrup | una soluzione concentrata di zucchero in acqua dolce, di consistenza viscosa, a cui possono essere aggiunti succhi di frutta, estratti vegetali, aromi, coloranti e altre sostanze. Il consumo degli sciroppi prevede in genere una semplice diluizione con acqua, ma è frequente anche il loro utilizzo per la preparazione di bibite, dolci e gelati. Caloria vuota | Empty calorie | Termine del linguaggio comune che definisce l energia fornita da alimenti i quali, pur ricchi di calorie, sono poveri di nutrienti, e in particolare di micronutrienti come le vitamine. Dal punto di vista dell energia, una caloria vuota è dunque identica a ogni altra caloria; dal punto di vista nutrizionale risulta però poco salutare, in quanto la sua assunzione contribuisce a predisporre al sovrappeso, senza che vi sia un apporto di sostanze utili all organismo. acque destinate al consumo umano; bibite (generalmente zuccherate e gassate); succhi e nettari di frutta; bevande nervine; tisane; aperitivi analcolici; birre analcoliche; sciroppi. LE BIBITE Le bibite, definite anche soft drink, sono bevande dissetanti analcoliche destinate a essere consumate fredde o a temperatura ambiente. Sono prodotte a partire da sciroppi successivamente addizionati di acqua, generalmente gassata. Tali bevande (regolamentate in Italia dal D.P.R. n. 719 del 19 maggio 1958) sono diffuse in tutto il mondo e, sulla scia del loro successo, sono comparse in anni relativamente recenti nuove tipologie: gli sport drink in voga fra gli sportivi e gli energy drink dall effetto stimolante. Le bibite sono notoriamente molto popolari fra giovani e adolescenti, finendo in molti casi per sostituire l acqua: l anidride carbonica con cui le bibite vengono talvolta addizionate conferisce un effervescenza che placa lo stimolo della sete, mentre zuccheri e aromi soddisfano il gusto. Dal punto di vista nutrizionale la quantità di glucidi semplici presenti in queste bibite, oltre ad avere effetto cariogeno, determina la comparsa del picco glicemico che provoca, come conseguenza, un repentino abbassamento del livello di glucosio nel sangue e il manifestarsi dello stimolo dell appetito. Inoltre questi zuccheri forniscono all organismo un elevata quantità di calorie vuote, destinate a trasformarsi in grassi, se non si svolge adeguata attività fisica. Bisogna considerare infine che un frequente consumo di zuccheri semplici porta a dipendenza. Per tali motivi, le bibite sono in parte responsabili dell attuale tendenza a sviluppare obesità e diabete in giovane età. In molti Paesi, come gli Stati Uniti e la Francia, è stata introdotta la tassazione delle bevande zuccherate a scopo preventivo ed educativo. da sottolineare che anche un consumo eccessivo di edulcoranti sintetici o polialcoli, presenti nelle bibite ipocaloriche (le cosiddette bibite light), può presentare controindicazioni. 281

Sapere di alimentazione
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Corso di Scienza degli alimenti per il primo biennio