Sapere di alimentazione

UNIT 9 GRUPPI ALIMENTARI E DIETA EQUILIBRATA LA DIETA MACROBIOTICA Messa a punto dal giapponese Yukikazu Sakurazawa (noto come Georges Ohsawa, 1893-1966), la dieta macrobiotica si basa sui principi della teoria cinese dello yin e dello yang, due forze opposte e complementari all origine del cosmo. Non si tratta solo di un regime alimentare ma, in senso più esteso, di uno stile di vita basato sulla ricerca dell armonia tra l uomo e la natura, in cui l alimentazione riveste un ruolo centrale. La macrobiotica predilige gli alimenti non raffinati, ossia non sottoposti a trattamenti industriali (come farina bianca, zucchero bianco, riso brillato), e sconsiglia di eccedere con latte e derivati e con insaccati. I cibi di origine animale sono ridotti al minimo e viene data la preferenza al pesce e alle carni magre di origine biologica. Sono consigliati cereali integrali, verdure di stagione, legumi e alghe. LIMITAZIONI DI ORDINE ETICO Secondo recenti rilevazioni statistiche, il vegetarianismo è praticato da quattro milioni di persone solo in Italia e la tendenza è in continuo aumento. La volontà di escludere la carne dalla propria dieta ha diverse motivazioni: di tipo etico: vengono visti con particolare avversione lo sfruttamento e le sofferenze riservati agli animali in alcuni allevamenti; di tipo nutrizionale: rispetto agli alimenti di origine vegetale, la carne (specialmente quella rossa) è stata associata a una maggiore incidenza di malattie cardiovascolari (MCV) e di alcuni tipi di tumore; di tipo sanitario: anche se oggi i controlli e la tutela legale sono più efficaci, in passato la carne è stata spesso oggetto di frodi e sofisticazioni, e si sono verificate pericolose epidemie tra gli animali destinati al macello; di tipo ambientale: l impatto sull ambiente degli allevamenti è decisamente elevato sotto molti profili (come suggerito nella piramide ambientale); di tipo socio-economico: in alcune nazioni, i proventi del commercio della carne tendono ad accentrarsi in grandi monopoli, capaci di influenzare le scelte politiche di un paese. Tutti i vegetariani non assumono carne, ma la scelta vegetariana può essere adottata applicando diverse interpretazioni, in base agli alimenti di origine animale concessi. In particolare, si parla di latto-vegetarianismo quando sono ammessi il latte e i suoi derivati (anche se la maggior parte dei formaggi, contenendo caglio, dovrebbe essere esclusa). Se al latte e ai suoi derivati si aggiungono le uova, si parla invece di latto-ovo-vegetarianismo. Una scelta più radicale è invece rappresentata dal veganismo (o vegetalismo), nel quale sono rigorosamente esclusi tutti gli alimenti di provenienza animale. Un vegano, quindi, non consuma carne, pesce, uova, latte e derivati. Una forma estrema di veganismo è il fruttarismo: in questo caso è previsto esclusivamente il consumo di frutti e semi. Si tratta di un regime alimentare fortemente deprivato di molti principi nutritivi. Indipendentemente dalle motivazioni, quando si seguono diete di questo genere è possibile che l organismo incorra in avitaminosi, ragion per cui è fondamentale ricalibrare e pianificare bene il proprio regime alimentare e, in caso di bisogno, assumere integratori alimentari. GUIDA ALLO STUDIO 1. Quali limitazioni e accorgimenti alimentari prevedono alcune religioni? 2. Che cosa comporta l osservanza di regole alimentari legate alla religione? 3. Oltre a quelli legati ai precetti religiosi, quali regimi alimentari alternativi conosci? Quali conseguenze (sia positive sia negative) può comportare la loro adozione? 264

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Sapere di alimentazione
Corso di Scienza degli alimenti per il primo biennio