Le piramidi alimentari

UNIT 9 GRUPPI ALIMENTARI E DIETA EQUILIBRATA LE PIRAMIDI ALIMENTARI Le piramidi alimentari sono rappresentazioni grafiche che forniscono indicazioni sui corretti consumi giornalieri dei vari alimenti, in accordo con le linee guida dell INRAN. Tali indicazioni hanno lo scopo di orientare verso comportamenti alimentari salutari, con risvolti positivi anche per le finanze di un paese: cittadini informati, attenti alla propria dieta e al proprio stato di salute incidono infatti in misura minore sulla spesa sanitaria pubblica. Le rappresentazioni grafiche con cui si diffondono le linee guida per un alimentazione sana possono variare significativamente da un paese all altro, così come cambiano le risorse, le tradizioni e le scelte alimentari. Esistono pertanto piramidi alimentari per diete africane, asiatiche, mediterranee, e si propongono anche per regimi vegani e vegetariani. NON SOLO PIRAMIDI Negli Stati Uniti il modello della piramide alimentare viene considerato ormai superato, in quanto difficilmente adottabile nelle scelte quotidiane. Nel 2010 il Dipartimento dell Agricoltura statunitense ha creato MyPlate: si tratta di un piatto suddiviso in quattro spicchi di dimensioni diverse, ciascuno dei quali corrisponde a una classe di alimenti. Frutta e verdura coprono metà del piatto, a simboleggiare il fatto che ogni pasto dovrebbe essere costituito al 50% da alimenti di origine vegetale; invece carne, uova, latticini eccettera dovrebbero costituire soltanto il 20% circa. latte e derivati frutta verdura cereali proteine LA PIRAMIDE DELLA DIETA MEDITERRANEA In Italia si adotta la piramide alimentare della dieta mediterranea, aggiornata dall INRAN nel 2009. Pensata per una popolazione adulta e in buona salute, essa è il frutto di una serie di revisioni che accolgono via via i nuovi approfondimenti in campo nutrizionale e i cambiamenti nelle abitudini della popolazione. Indicazioni di base Le indicazioni fornite dalla piramide si basano su alcune raccomandazioni preliminari per mantenere un rapporto equilibrato e consapevole con il cibo, il corpo e il territorio. Attività fisica: come sottolineato anche dalle linee guida dell INRAN, svolgere attività fisica aiuta a regolare l equilibrio fame-sazietà e a ridurre l accumulo di lipidi in eccesso. Convivialità: mangiare deve essere un atto conviviale, da condividere con gli altri, parlando, scambiandosi opinioni, prendendosi il tempo necessario. Consumando il pasto in tutta fretta e non dando al cibo l attenzione che merita si rischia di non rendersi conto di che cosa e quanto si stia mangiando. Stagionalità: nella scelta di cibi come frutta e verdura è importante seguire la stagionalità dei prodotti. Oltre a garantire un miglior apporto nutrizionale, ciò abitua a mantenere un rapporto equilibrato e consapevole con i tempi e i cicli della natura. 260

Sapere di alimentazione
Sapere di alimentazione
Corso di Scienza degli alimenti per il primo biennio