La termoregolazione

Il fabbisogno energetico Quando occorre disporre di un indice sommario e immediato, che si riferisca a una media dell attività fisica condotta durante l arco della giornata, si ricorre al livello di attività fisica (LAF). Il LAF si distingue dagli altri indici (per esempio, le linee guida riportate in precedenza) perché ha una valenza sommaria riferita più che altro a diversi stili di vita: sedentario (per esempio un impiegato che non fa sport), normale e attivo (per esempio un manovale o uno sportivo professionista), a cui corrispondono rispettivamente attività fisica leggera, moderata e pesante. Attraverso l indice LAF si ottiene una stima complessiva del dispendio energetico quotidiano legato a un particolare stile di vita. Tabella adattata da Commission of the European Communities, 1993. ESEMPI DI INDICI DI ATTIVIT FISICA TOTALE QUOTIDIANA (LAF) ET ATTIVIT LAF (M/F) 10-13 anni 1,65/1,55 14-17 anni 1,58/1,50 18-59 anni leggera 1,41/1,42 moderata 1,70/1,56 pesante 2,01/1,73 60-74 anni 1,40/1,44 75 anni 1,33/1,37 INDICI DI DISPENDIO ENERGETICO Gli indici orari di attività fisica hanno caratteristiche lievemente diverse tra loro. Ricorrere all uno piuttosto che all altro dipende principalmente da quanto si vuole essere precisi nel misurare il dispendio energetico. Essi compaiono infatti frequentemente sui display delle moderne attrezzature da palestra per fornire agli sportivi un rimando preciso del proprio consumo calorico. Il fattore MB (FMB) rappresenta un indice per specifiche attività e non tiene conto delle pause. Esso va quindi moltiplicato per il tempo strettamente dedicato allo svolgimento dell attività. L indice energetico integrato (IEI) si riferisce anch esso a specifiche attività, ma a differenza del precedente tiene conto delle pause. Esso va quindi moltiplicato per tutto l arco di tempo in cui l individuo si dedica all attività considerata. Il tasso di attività fisica (TAF) è un indice che, a differenza dei precedenti, si riferisce ad attività meno specifiche e stabilisce delle categorie di attività, tenendo conto delle pause. LA TERMOREGOLAZIONE Gli esseri umani sono animali a sangue caldo perché sono in grado di regolare la loro temperatura corporea e di mantenerla entro un intervallo di 36,5-37,5 °C. Questa condizione è definita omeotermia. Quando le condizioni ambientali si discostano da temperature esterne confortevoli per l organismo, questo mette in atto una serie di meccanismi adattativi (sistemi di termoregolazione) per riportare la temperatura a una condizione di omeotermia. Come abbiamo visto, l attività ossidativa all interno del nostro organismo non si interrompe mai e il calore prodotto dal metabolismo basale contribuisce a mantenere il sangue a una temperatura stabile. Un surplus termogenico viene invece generato quando proviamo sensazioni di caldo o di freddo e il dispendio energetico che ne consegue sarà proporzionale allo sforzo per ritornare alla temperatura basale: quanto maggiore, cioè, è lo scostamento delle condizioni ambientali da temperature confortevoli, tanto maggiore è il dispendio energetico. 235

Sapere di alimentazione
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Corso di Scienza degli alimenti per il primo biennio