Sapere di alimentazione

Le vitamine parte dell organismo aumenta in condizioni di attiva moltiplicazione delle cellule. Un suo incremento nella dieta è dunque fortemente consigliato in gravidanza per assicurare la crescita regolare dell embrione e il corretto sviluppo del suo sistema nervoso, ma occorre tenere presente che la vitamina B9 è termolabile e che quindi la cottura può diminuirne la disponibilità. MALATTIE DA CARENZA DI ACIDO FOLICO L anemia megaloblastica è una forma di anemia (cioè una diminuzione dei globuli rossi o dell emoglobina nel sangue) dovuta a una produzione inefficace di globuli rossi da parte dell organismo. In pratica, i globuli rossi risultano più grossi del normale e hanno vita molto breve. Tra le cause delle anemie megaloblastiche c è anche la carenza di vitamina B9 (acido folico). La spina bifida è una malformazione neonatale della colonna vertebrale, nella quale alcune vertebre non completano il loro sviluppo e lasciano fuoriuscire midollo spinale. La somministrazione di vitamina B9 (acido folico) alle donne nelle prime settimane di gravidanza riduce notevolmente l incidenza di questa patologia (vedi Unità 11, Alimentazione e salute, p. 308). Vitamina B12 (cobalamina) La vitamina B12 è detta anche cobalamina perché al centro della sua molecola c è un atomo di cobalto. Solo i batteri sono in grado di produrla, e gli alimenti di origine animale la contengono come risultato della sua sintesi da parte della flora intestinale. Il suo assorbimento a livello intestinale è mediato da una glicoproteina chiamata fattore intrinseco. Molte forme di avitaminosi da vitamina B12 dipendono proprio da un funzionamento compromesso di questa molecola. La vitamina B12, insieme all acido folico, esercita un effetto protettivo sul sistema nervoso ed è indispensabile per un normale processo di proliferazione cellulare. La carenza di questa vitamina è molto rara. I sintomi, quando si manifestano, compaiono dopo anni (anche più di dieci) e si concretizzano in due forme: l anemia perniciosa (una forma di anemia simile a quella megaloblastica) e disturbi psichiatrici e neurologici, che si traducono in depressione, incontinenza, psicosi e problemi deambulatori. VITAMINA B12 E VEGETARIANESIMO Per chi segue una dieta vegetariana o vegana risulta più difficile assumere quantità sufficienti di vitamina B12. Infatti, questa vitamina si trova solo negli alimenti di origine animale, in particolare nelle frattaglie. Le fonti di vitamina B12 da cui un vegetariano può attingere sono tre: derivati animali come latte, uova e formaggi per vegetariani, nei quali però la quantità di vitamina potrebbe essere minima; alimenti vegetali appositamente addizionati di cobalamina, molto diffusi negli Stati Uniti e sempre più disponibili anche da noi; integratori di vitamina B12. 163

Sapere di alimentazione
Sapere di alimentazione
Corso di Scienza degli alimenti per il primo biennio