La fase intestinale bassa

UNIT 7 LA DIGESTIONE LA FASE INTESTINALE BASSA INTESTINO CRASSO La fase conclusiva della digestione si svolge nell intestino crasso, suddiviso nei tre distretti cieco, colon (con i suoi sottodistretti ascendente, traverso e discendente) e retto. L intestino crasso è lungo nel complesso circa 1,5 metri e ha un diametro maggiore rispetto a quello dell intestino tenue. La progressione e il rimescolamento del cibo digerito sono assicurati da movimenti sia di peristalsi sia di segmentazione. In questo percorso finale, ciò che resta del chilo dopo la digestione e l assorbimento avvenuti nel tenue si concentra e si trasforma in feci, grazie alla digestione operata dal microbiota e al graduale assorbimento dell acqua residua. colon traverso colon ascendente cieco appendice colon discendente ano All inizio dell intestino cieco si trova l appendice, una sorta di escrescenza laterale dell intestino lunga pochi centimetri, che in certe condizioni può ostruirsi provocando una dolorosa infiammazione (l appendicite). Nell uomo l appendice non ha alcuna utilità, tanto da poter essere rimossa senza conseguenze. La sua presenza sembra comunque comprovare la nostra derivazione genetica dai rettili e dagli uccelli: in questi animali infatti l appendice è sviluppata in un organo chiamato borsa di Fabrizio, che svolge un importante funzione immunitaria. retto MICROBIOTA INTESTINALE Immagine ricolorata al microscopio elettronico che illustra molteplici batteri annidati fra i villi intestinali. Si calcola che in media il 30% di ciò che evacuiamo con le feci sia composto da microrganismi saprofiti, ossia specializzati nel nutrirsi di materia organica in decomposizione. Sia nell intestino tenue sia in quello crasso vive infatti una gran varietà di microrganismi (quasi un migliaio di specie), chiamati nel loro insieme microbiota intestinale (un tempo erano detti flora batterica intestinale). Visto che l ambiente in cui si trova è privo di ossigeno, il microbiota intestinale è composto in prevalenza da batteri anaerobi, i quali trasformano la materia organica che transita nell apparato digerente unicamente attraverso reazioni di fermentazione. L essere umano e i batteri del microbiota intestinale sono simbionti (cioè vivono in simbiosi), poiché la loro associazione è vantaggiosa per entrambi: infatti, la maggior parte dei batteri intestinali non può sopravvivere al di fuori dell organismo umano. Le funzioni principali svolte dal microbiota sono le seguenti: produce vitamine (B8 e K) (vedi Unità 6, I micronutrienti e l acqua, pp. 162 e 166); produce enzimi digestivi (per esempio quelli che digeriscono la cartilagine); favorisce il corretto sviluppo del sistema immunitario; aumenta il flusso peristaltico delle feci. PROBIOTICI E PREBIOTICI In alcuni casi il microbiota intestinale può essere ampliato con l alimentazione: CVVTCXGTUQ N CUUWP\KQPG FK probiotici, ossia microrganismi simbionti vivi che, riuscendo a sopravvivere ai succhi gastrici e successivamente a moltiplicarsi nell intestino, apportano un beneficio all organismo umano; CVVTCXGTUQ N CUUWP\KQPG FK prebiotici, cioè quelle sostanze che stimolano positivamente lo sviluppo della popolazione più utile del microbiota intestinale. Uno dei prebiotici più importanti è l inulina, un oligosaccaride contenuto, per esempio, nei tuberi di topinambur e nella cicoria. 210

Sapere di alimentazione
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Corso di Scienza degli alimenti per il primo biennio