frutta da bacche
Sono frutti composti di bacche colorate che crescono anche allo stato spontaneo. Sono perlopiù ricche di zuccheri.
Sono frutti composti di bacche colorate che crescono anche allo stato spontaneo. Sono perlopiù ricche di zuccheri.
Frutto diffuso in tutto il mondo, cresce su una pianta che spesso viene usata per decorare gli esterni. È una bacca rossa o gialla dal sapore molto dolce, grande come una ciliegia e ricoperta da una membrana fine color sabbia. In cucina di solito si cuoce per preparare gelatine, confetture e crostate, o per decorazioni.
Pianta di origine americana, esiste in più di 400 varietà diverse per consistenza, dimensione, colore e sapore. I frutti, piccolissimi e neri, sono “incastonati” in un corpo dalla polpa rossa, dolce e profumata. La migliore espressione delle fragole è rappresentata dalla fragolina: minuta, saporita e dolce. A volte la fragola può provocare reazioni allergiche. In cucina si usa al naturale, in macedonia, con yogurt, con panna o con gelato. In alcune regioni si usa abbinare le fragole al vino e al cioccolato fuso. Ottime in pasticceria, sono impiegate in marmellate, torte, budini, crostate, biscotti e salse e come decorazioni.
Il nome di queste piante, “parenti” di patata, pomodoro, melanzana, tabacco e peperoncino, riproduce la pronuncia cinese della parola “bacca”. Delle varie specie del genere Lycium si consumano i piccoli frutti, essenziali, fin dall’antichità, nella medicina tradizionale cinese: ricchi di sostanze nutritive, hanno un sapore che ricorda la fragola e l’uva passa. In cucina: si usano fresche, essiccate o in forma di succo concentrato o miscelato con altri prodotti: dai succhi di frutta al tè, dallo yogurt alle marmellate.
È il frutto di colore rosso, ma anche giallo o ambrato, di una pianta cespugliosa. Ha un sapore molto più zuccherino e delicato della fragola. In cucina i lamponi hanno un largo impiego: al naturale, in macedonia, con gelato, con yogurt, con panna, con agrumi, sono ottimi abbinati a cereali e per farcire crêpes. Si usano anche per fare salse, confetture, sciroppi, aceti e gelatine e per decorazioni.
Produce piccole bacche di color viola scuro-nero o rosse, dal sapore zuccherino, che crescono anche spontanee in grappoli. In cucina si usa al naturale, con panna, limone o alcolici e anche in macedonie. Ottimo nelle crêpes e con i cereali, è molto apprezzato anche per preparare dolci.
Frutto del rovo spinoso, ha un colore scuro e sapore molto dolce. In cucina si usa come il lampone, al naturale, con panna, con gelato o con yogurt, per fare marmellate, confetture, gelatine, succhi, sciroppi e nella preparazione di dolci.
Detto anche mortella di palude, è “parente” del mirtillo; la specie nordamericana (Vaccinium macrocarpon) dà le bacche più commercializzate: simili al nostro mirtillo rosso, il cranberry ha spiccate proprietà curative, ma può provocare lo sviluppo di calcoli renali. In cucina: per l’elevata acidità è difficile che si usi crudo; cotto brevemente serve in dessert, crêpe, gelatine e marmellate.
I frutti del Ribes nigrum, pianta dalle grandi qualità curative, sono bacche nere, in piccoli grappoli, ricche di semi. Chiamato anche cassis (in francese) è diverso da quello rosso per colore, dimensione delle bacche e sapore aspro, inadatto al consumo a crudo. In cucina: è ottimo per marmellate e gelatine; si usa per lo sciroppo diffusissimo in Francia (crème de cassis).
Questi due tipi di frutti sono prodotti da piante che appartengono alla stessa famiglia (Sassifragacee); esistono in numerose varietà divise in due gruppi:
In cucina si impiegano freschi con lo yogurt o nei dolci; oppure cotti in pudding, crostate e confetture. Sono molto usati nella cucina anglosassone che li abbina a secondi di carne e di pesce.
È il frutto della vite che si presenta in grappoli formati da acini rotondi o allungati di colore variabile dal verde al giallo, dal rosso al viola-nero. L’uva può essere da tavola (Italia, Regina, Pizzutella, Americana); da vino (Nebbiolo, Barbera, Sangiovese, Garganega) o da essicazione (Sultanina, Zibibbo, Corinto). In cucina si impiega al naturale in macedonie o insalate, e può entrare nella preparazione di piatti di carne (soprattutto selvaggina), di confetture e di dolci.
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Corso di enogastronomia per il primo biennio