LA CERIMONIA DEL TÈ

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la cerimonia del tè

Il Giappone è la terra del cha no yu, la famosa cerimonia del tè, durante la quale il servizio e l’atto del bere tè assurgono alla forma più alta di ritualizzazione che un alimento possa conoscere. Le prime informazioni sul tè giungono in Giappone al seguito dei monaci buddhisti: alla fine del 1100, il monaco Eisai avrebbe portato con sé dalla Cina alcuni semi della pianta del tè insieme alle conoscenze necessarie per coltivarla e per preparare la bevanda. Le prime piantagioni si sviluppano a Uji, vicino a Kyoto, una zona ricca di monasteri dove tuttora si trovano le aree più vocate alla coltivazione. Il consumo della bevanda si diffonde alla corte dell’Imperatore, diventando un raffinato gioco durante il quale i partecipanti devono essere in grado, con il solo assaggio, di riconoscere le zone di provenienza. È in epoca Muromachi (1392-1568) che il piacevole infuso diventa patrimonio di ogni classe sociale. Le coltivazioni si diffondono, fioriscono le prime case del tè e la pianta trova dimora persino in molti cortili privati. La vera e propria cerimonia del cha no yu fu sviluppata dal monaco zen Murata Shuko e codificata, nelle regole che ancora oggi vengono rispettate, dal maestro Sen No Rikyu (1522-1591) che la considerava un cammino spirituale legato alla scuola zen. Egli la semplificò, eliminando lo sfarzo di corte e adottando utensili di una povertà monacale, come le famose tazze in ceramica raku.

Unico tra i metodi di preparazione del tè che si distingue per un suo rituale disciplinato e codificato, la cerimonia è diventata una vera e propria filosofia di vita, tramandata di generazione in generazione, insegnata in scuole speciali, vissuta attraverso una successione di regole, gesti e lente pause, che dura per ore. Una tazza, una vita, un incontro: questo è il rito del cerimoniale, un insieme di precetti che danno il ritmo al dialogo e ai rapporti sociali spingendo alla distensione e all’armonia. In questa cerimonia, si usa un tè molto particolare, il matcha, una finissima polvere di tè gyokuro (per la varietà più pregiata), sciolta e schiumata con un frustino di bambù (chasen) in tazze molto grandi (chawan).

Protagonisti in Sala
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