IMPARO FACILE

La pianta della vite è costituita da un apparato radicale e da uno vegetativo; il suo ciclo vitale si divide in tre periodi: pianta giovane, adulta e vecchia. La vite, inoltre, è caratterizzata anche da un ciclo biologico, suddiviso a sua volta in due sottocicli: quello vegetativo e quello riproduttivo.
I principali problemi legati alla coltivazione della vite sono costituiti dalle malattie parassitarie, provocate da organismi che sfruttano la vite per vivere e riprodursi, danneggiandola, e da problemi ambientali, che ostacolano le funzioni della pianta, come il gelo invernale, le gelate primaverili, la grandine, la carenza o l’eccesso di sali minerali nel terreno, la siccità o la troppa pioggia.

Gli elementi rilevanti nella coltivazione della vite sono: il vitigno, il terreno, il clima e l’azione dell’uomo.

La prima parte della lavorazione avviene attraverso le fasi di raccolta, di pressatura soffice, di diraspatura e di raggiungimento del mosto. In un secondo momento, avviene la vinificazione, che può essere di diversi tipi: in bianco, in rosato, in rosso, con macerazione carbonica, a caldo o termovinificazione. Infine, dopo la fermentazione alcolica, la maturazione e l’invecchiamento, si arriva al processo di imbottigliamento.

La gradazione alcolica (alcol svolto, potenziale, totale o complessivo), il colore, il profumo e il gusto.

Le classificazioni dei vini possono essere rappresentate in una piramide della qualità in cui, a partire dal vertice, le troviamo suddivise in: VQPRD, DOC, DOCG e IGT.
Ogni tipo di vino va servito in un bicchiere specifico. Per il servizio sono necessari anche il secchiello e la pinza.

Nella decantazione il sommelier separa i depositi che si possono trovare nella bottiglia di vino attraverso l’utilizzo di una candela e del decanter.

I vini hanno delle temperature ottimali alle quali essere serviti: solitamente fra gli 8 °C e i 38 °C. Ogni tipo di vino avrà la propria temperatura consigliata.