unità 11 | Uno sguardo al mondo del vino – imparo facile

il vino: dalla vite alla bottiglia

LA VITE
(vitis vinifera)

È una pianta rampicante dotata di un fusto nodoso di piccolo diametro, ha delle grandi foglie palmate e frutti costituiti da bacche succose (acini) riunite a grappolo.


IL CHICCO

 >> pagina 260 
DALL'UVA AL MOSTO: FASI DI LAVORAZIONE

1 RACCOLTA O VENDEMMIA

Meglio farla con il bel tempo.

Raccolta in anticipo: si otterrà un vino fresco.

Raccolta tardiva: si otterrà un vino corposo, adatto all’invecchiamento.

2 PRESSATURA O PIGIATURA

Dopo aver scartato gli acini “non idonei” si svolge questa operazione e si ricava: la vinaccia, parte solida composta da bucce e vinaccioli (che verranno poi distillati per ottenere la grappa); e il mosto, la parte liquida.

3 DIRASPATURA

Vengono separati gli acini dal raspo a cui sono attaccati.

Per i vini bianchi, questa operazione avviene prima della pressatura, altrimenti le sostanze contenute nei raspi pregiudicano il mosto.

4 MOSTO

È il risultato delle prime due fasi: è composto da acqua e zuccheri. Più zucchero è presente nel mosto, più il vino sarà alcolico.

Nel mosto sono presenti anche acidi che hanno la funzione di dare struttura e freschezza al vino, contribuendo a regolare la fermentazione.

Nel mosto troviamo anche i polifenoli derivati dalla buccia: queste sostanze (cioè i tannini e i pigmenti) determinano il sapore e il colore finale del vino.

5 FERMENTAZIONE

Il mosto è pronto alla fermentazione: i lieviti (saccaromiceti) trasformano gli zuccheri in esso presenti in alcol etilico e CO2.

La temperatura ottimale per la fermentazione dei vini bianchi è compresa tra 18 °C e 20 °C.

La temperatura ottimale per la fermentazione dei vini rossi è compresa tra

25 °C e 28 °C: può durare da 7 giorni (vino giovane) a 20 giorni (vino invecchiato).

 >> pagina 261 
LA VINIFICAZIONE

IN BIANCO

Raspi e vinacce si separano immediatamente dal mosto. Questo viene poi messo in silos di acciaio dove verrà centrifugato e reso limpido prima di subire la fermentazione alla temperatura di 20 °C.


Si può ottenere vino bianco da uve rosse?


Certo, perché il mosto è composto da solo succo di uva, non ci sono le parti solide come bucce e raspi.

IN ROSATO

È una via di mezzo tra le altre due vinificazioni.

Per ottenere un rosato si utilizzano diverse varietà di uva, poiché è vietato unire vini bianchi e vini rossi.

Il mosto è lasciato al massimo due giorni a contatto con le vinacce in modo da acquisire una piccola parte di polifenoli; viene poi fermentato come nel caso del vino bianco. Di solito non si usano le botti in legno per la fermentazione.

IN ROSSO

Il mosto e le vinacce fermentano insieme per alcuni giorni a circa 28 °C.

  • Svinatura: è il passaggio della separazione delle vinacce dal “vino” e il successivo travaso in tini o botti. Questa fase è chiamata fermentazione secondaria; nel vino si formano: alcol etilico, CO2, glicerina e acido acetico.
  • Fermentazione malolattica: soprattutto per vini da invecchiamento, ammorbidisce il gusto del vino. È dannosa per i vini bianchi.
  • Maturazione: di solito avviene in autoclavi di acciaio. Durante questo processo il vino acquista stabilità e limpidezza.
  • Invecchiamento: avviene in botti di legno o bottiglie per la formazione del bouquet. Solo i vini ricchi di alcol, con alta acidità e molto corpo, possono affrontare un lungo invecchiamento.

Vino giovane = 7 giorni di fermentazione.

Vino invecchiato = 20 giorni di fermentazione.

IMBOTTIGLIAMENTO

  • Vini bianchi, rosati non frizzanti e rossi giovani si imbottigliano in primavera.

  • Vini rossi si imbottigliano in autunno.

  • Vini vivaci si imbottigliano nei primi rialzi delle temperature (marzo), per favorire un’eventuale leggera fermentazione degli zuccheri residui.

 >> pagina 262 

a ogni vino la sua bottiglia e il suo bicchiere

BORDOLESE
FIASCO
BORGOGNONA
Impiegata per vini rossi giovani e di medio corpo. Si utilizzano questi due tipi di calice.

Tipico del vino Chianti. Si utilizzano questi due tipi di calice.

Per vini rossi di lungo invecchiamento. Si utilizzano questi due tipi di calice.

ALBEISA
CHAMPAGNOTTA
RENANA
Nata per i grandi rossi delle Langhe. Si utilizzano gli stessi bicchieri della Borgognona.

Tipica degli spumanti. Il bicchiere da utilizzare è il flûte.

Ideale per vini bianchi secchi. Si usa questo calice.

ANFORA
PULCIANELLA
MARSALESE
Per il Verdicchio e per i vini della Provenza. Si usa il calice per vini bianchi secchi.

Usata per vini tipo Orvieto e vini portoghesi. Si usa questo calice.

Tipica del vino Marsala. Si usa questo piccolo calice da passito.

la classificazione dei vini

 >> pagina 263 

la temperatura del vino

REGOLE GENERALI

  • Vini spumanti 8-9 °C.

  • Vini bianchi e rosati secchi 9-11 °C.

  • Vini bianchi e rosati abboccati 11-13 °C.

  • Vini novelli 13-15 °C.

  • Vini rossi poco tannici e poco colorati 15-17 °C.

  • Vini rossi mediamente colorati e tannici 17-18 °C.

  • Vini rossi tannici e ricchi di colore fino a 18 °C.

come si servono i vini a tavola


Vini freschi prima di quelli a temperatura ambiente.

Vini con gradazione più bassa prima di quelli più corposi.

Vini secchi prima di quelli dolci.

Vini bianchi prima dei rosati.

Vini rosati prima dei rossi.

Vini giovani prima di quelli invecchiati.

Protagonisti in Sala
Protagonisti in Sala
Corso di sala e vendita per il primo biennio