La temperatura
La temperatura alla quale viene servita una pietanza è importante perché influenza la corretta percezione delle sue caratteristiche e può esaltare, smorzare o, a volte, anche “rovinare” il gusto.
Una temperatura eccessivamente bassa è di solito considerata negativamente in quanto può attenuare in modo considerevole la percezione degli odori e dei sapori. Pensiamo per esempio a una fetta di formaggio: se degustata a temperatura di frigorifero sprigionerà pochi sapori; per poterla gustare appieno sarà meglio, invece, assaggiarla a temperatura ambiente.
La temperatura di servizio va tenuta presente anche nella scelta della sequenza delle portate: se, dopo aver mangiato un gelato, assaggiamo un frutto, del cioccolato o del vino, soprattutto quello rosso, faremo fatica a individuare i sapori per via dell’effetto anestetico provocato dal freddo del gelato sul nostro palato.
L’abbinamento di cibi a temperature contrastanti può però essere usato volontariamente per creare sensazioni particolari. È quanto accade, per esempio, quando si serve una fetta di torta di mele tiepida accompagnandola con una pallina di gelato alla crema.