IL MADE IN ITALY AGROALIMENTARE

IL MADE IN ITALY AGROALIMENTARE

L’espressione “Made in Italy” fu usata a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso con lo scopo di difendere, sostenere e rivalutare l’originalità dei prodotti italiani differenziando, così, la produzione agroalimentare del nostro paese dalle altre produzioni mondiali. Proprio i prodotti tipici italiani come i formaggi, i vini, i salumi, l’olio extravergine di oliva ecc. hanno portato allo sviluppo di numerose aziende incrementando anche il processo di export di cui si è registrato il record nel 2018. Nei paesi esteri, di contro, si è diffusa la produzione di alimenti di imitazione a bassi costi.
Ecco perché è fondamentale tutelare la qualità dei prodotti Made in Italy così che il loro marchio possa corrispondere a standard di elevata qualità.

Una sfida costante: la valorizzazione della Cucina Italiana di Alta qualità

L’Italia è uno dei paesi con più alto numero di prodotti certificati (280 Food e 523 Wine) e di ristoranti stellati (334). Come abbiamo detto in precedenza, la quantità delle esportazioni ha raggiunto un traguardo considerevole. Per questo, al fine di incrementare sempre di più questo fenomeno, sino ad arrivare a 50 miliardi entro il 2020, sono state messe a punto diverse iniziative, sia locali sia nazionali, per valorizzare il Made in Italy all’estero. Ecco perché è di fondamentale importanza salvaguardarne il marchio ed esaltare e difendere la qualità dei prodotti attraverso la loro promozione sui mercati esteri. A tale scopo è nata un’apposita impresa chiamata ICE-Agenzia che si occupa di promuovere a livello internazionale i prodotti Made in Italy attraverso attività mirate come la realizzazione di eventi e la degustazione dei prodotti italiani. Proprio grazie alla collaborazione dell’ICE-Agenzia con altri enti, il 15 marzo 2016 è stato presentato alla Farnesina il Protocollo d’Intesa per la Valorizzazione all’Estero della Cucina Italiana di Alta qualità, che ha dato il via a un sistema di azioni di propagazione e di promozione. Grazie a questo protocollo è nato “The extraordinary Italian Taste”, un segno distintivo della cultura agroalimentare italiana che ha lo scopo di contrastare il fenomeno dell’Italian sounding.

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La piaga dell’Italian sounding

I prodotti agroalimentari italiani, grazie ai loro elevati standard di qualità, sono apprezzati dai consumatori di molti paesi. Ciò negli anni ha dato il via a un fenomeno chiamato “Italian sounding” attraverso il quale molte aziende estere commercializzano l’imitazione di prodotti italiani evocando denominazioni geografiche, colori e immagini che ricordano il nostro paese e inducendo, così, il consumatore a pensare erroneamente che si tratti di un prodotto autentico e originale. Questo fenomeno arreca non pochi danni all’economia delle aziende italiane, che si ritrovano a dover competere con concorrenti che imitano prodotti in realtà ben lontani dal vero Made in Italy. Molti produttori, infatti, attraverso delle precise tecniche di mercato attribuiscono ai loro articoli qualità e caratteristiche tali da far pensare al consumatore che si tratti di un prodotto italiano, acquistando, così, in modo sleale, un vantaggio commerciale che sottrae alle esportazioni del nostro paese circa 60 miliardi di euro annui. È importante, quindi, tutelare non solo le aziende italiane ma anche il consumatore stesso. Per fronteggiare questo fenomeno sarebbe opportuno un impegno internazionale congiunto tra le istituzioni pubbliche e le aziende italiane, in particolare una pratica di contrasto degli illeciti anche a livello europeo da parte di enti come l’Agenzia delle Dogane.
A tale scopo, sono state elaborate delle norme sulle attività di controllo per verificare la genuinità, la qualità e l’uso dei mezzi di produzione dei prodotti agroalimentari. Negli ultimi anni si sta diffondendo sempre di più l’idea di mettere in atto una “filiera italiana firmata”, ovvero, un sistema con cui i prodotti abbiano dei segni distintivi propri del luogo di origine e di produzione. Un’altra arma per contrastare il fenomeno ell’Italian sounding è quella adottata dal Ministero dell’Ambiente attraverso il Made Green in Italy, uno strumento che rende il sistema produttivo italiano competitivo a livello internazionale, grazie alla commercializzazione di prodotti di qualità e al tempo stesso green, ovvero, sostenibili e a tutela dell’ambiente, così da incrementare la credibilità della produzione italiana.

Protagonisti in Cucina
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Corso di enogastronomia per il secondo biennio e il quinto anno