Il riso

Il riso

Particolare attenzione va data a un cereale largamente coltivato in Italia, ovvero, il riso. Nel nostro paese, infatti, esiste il cosiddetto triangolo delle risaie; con quest’espressione si fa riferimento a un fazzoletto di terra compreso tra Novara, Vercelli e Pavia dove questo cereale viene maggiormente prodotto. Si parla di circa un milione di tonnellate di produzione annuale, considerata come quella migliore al mondo dal punto di vista qualitativo. La zona del pianeta, però, dove vengono prodotte le più grandi quantità di riso è l’Asia. In Italia esso viene classificato in base alla grandezza e alla forma del chicco e, in particolare, distinguiamo quattro categorie: comune, fino, semifino e superfino.
Il riso comune è adatto soprattutto per le minestre; il semifino si presta molto bene alla preparazione di timballi e supplì; il riso fino e quello superfino sono utilizzati per la realizzazione di risotti e uno dei più famosi è il parboiled. Il riso è un cereale dalle origini molto antiche. Infatti, molti ritengono sia stato utilizzato ancor prima del frumento.

Proprietà e benefici del riso
Il riso è un cereale con delle ottime proprietà nutrizionali. Grazie alla sua parte glucidica è in grado di regolare la flora batterica intestinale, infatti, è spesso utilizzato in caso di problematiche a carico dello stomaco e dell’intestino. È, inoltre, molto digeribile e tutte le sostanze nutritive vengono assimilate a livello intestinale. Essendo privo di glutine è ottimo per chi è affetto da celiachia. Può essere consumato anche da chi soffre di ipertensione arteriosa in quanto ha un basso contenuto di sodio. Possiede la lisina, che è un amminoacido essenziale, oltre che una discreta componente di acidi grassi essenziali ed elevate quantità di potassio.

Classificazione del riso
In commercio troviamo differenti tipologie di riso:
  • riso bianco classico: è ricco di amido e povero di micronutrienti. Ha proprietà astringenti e viene usato anche in caso di problematiche a carico dell’intestino;
  • riso integrale: è adatto a chi segue diete dimagranti poiché aumenta il senso di sazietà o a chi ha problemi di stitichezza, al contrario del riso bianco che è utile in caso di dissenteria;
  • riso basmati: presenta dei chicchi dalla forma lunga e sottile, è molto digeribile, tanto da essere adatto come contorno, e ha un basso contenuto di grassi;
  • riso nero selvatico: si ricava dal seme di una pianta acquatica detta zizania acquatica, ha un elevato contenuto di proteine ed è adatto in caso di gastrite o colite;
  • riso rosso: ha un chicco dalla forma sia lunga che corta e consente di pulire le arterie riducendo il colesterolo cattivo;
  • riso parboiled: ha un alto contenuto di ferro e di vitamine del gruppo B e stimola il metabolismo.

Il riso in cucina
Il riso si presta a innumerevoli preparazioni. Può essere utilizzato per minestre, risotti o anche per timballi e supplì. Per le minestre, in genere, vengono utilizzati 70 g di riso a persona se si tratta di una minestra asciutta e 30 g per quelle in brodo. Per altri tipi di preparazione come dolci, antipasti o risotti se ne utilizzano 80 g a persona. I tempi di cottura variano a seconda della tipologia di riso. Si allungano notevolmente per la cottura di quello selvatico che cuoce intorno ai 40-45 minuti. In ogni caso è da considerarsi pronto quando raggiunge una consistenza morbida.

Protagonisti in Cucina
Protagonisti in Cucina
Corso di enogastronomia per il secondo biennio e il quinto anno