Erbe e spezie
Nonostante l’usanza di condire i piatti con spezie ed erbe sia molto antica, ancora oggi se ne fa largo uso. Molto spesso esse vengono confuse tra loro nonostante siano elementi differenti ma, essenzialmente, sono utilizzate per lo stesso scopo: profumare le pietanze, colorarle ed esaltarne il gusto consentendo, così, anche di ridurre l’apporto di sale in cucina; hanno uno scarso valore nutrizionale.
Si parla di spezie in riferimento a sostanze derivate da piante provenienti soprattutto da paesi tropicali. Si utilizza una parte diversa della pianta a seconda della spezia che si vuole ricavare: per esempio, i semi per il pepe o la corteccia per la cannella.
Si parla, invece, di erbe aromatiche quando si fa riferimento a elementi appartenenti alla categoria di erbe o verdure che nascono allo stato selvatico, o anche nelle serre, e che vengono consumate fresche soprattutto in primavera e in estate, come rosmarino, salvia, basilico e tante altre. Il loro uso oltre che a esaltare il sapore dei piatti consente anche di ridurre la proliferazione della flora batterica e di mantenere la conservazione del prodotto. Essendo ingredienti dal sapore molto forte sarebbe bene impiegarli in maniera regolata, soprattutto se usati a crudo.