LA SCOPERTA DELLA CELLULA

  La scoperta della cellula

Tutti i viventi, dai più piccoli ai più grandi, hanno in comune il fatto di essere costituiti dalle stesse, minuscole unità elementari: le cellule.

La cellula è la più piccola componente di ogni organismo e racchiude in sé le stesse funzionalità tipiche degli esseri viventi più complessi. Riesce infatti a mettere in atto scambi con l’ambiente esterno, reagisce agli stimoli, cresce e si riproduce.

Per arrivare a questa conclusione, che oggi potrebbe apparire scontata, sono stati necessari lunghi studi e osservazioni scientifiche. La maggior parte delle cellule non è infatti visibile a occhio nudo, ma per poter essere osservata necessita di particolari strumenti: i microscopi, che si diffusero in Europa nei primi decenni del Seicento.

 l’iNvenzione e l’evoluzione del microscopio

L’antenato dei moderni microscopi è stato messo a punto nel 1610 da Galileo Galilei, che lo chiamò «occhialino per vedere le cose minime».

Il primo vero microscopio arrivò qualche decennio dopo, quando Robert Hooke (1635-1703) creò un apparecchio in grado di vedere in modo abbastanza definito organismi molto piccoli; nel 1665, Hooke coniò il termine “cellula” osservando un pezzo di sughero al microscopio e notando degli spazi regolari che assomigliavano a tante piccole celle (le stanze occupate dai monaci nei monasteri).

Nei secoli successivi il microscopio fu perfezionato, ma il funzionamento era sempre basato sui fasci di fotoni: per questo lo strumento è chiamato microscopio ottico.

Nel 1931 fu messo a punto il primo microscopio elettronico; utilizzando i fasci di elettroni è possibile raggiungere ingrandimenti anche di 5000 volte.

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  La teoria cellulare

Dopo l’invenzione del microscopio, molti scienziati si dedicarono allo studio della cellula e delle sue strutture.

Fu nel 1838-1839 che il botanico Mathias Jacob Schleiden e il biologo Theodor Schwann, entrambi tedeschi, studiarono rispettivamente le cellule vegetali e quelle animali ed elaborarono la teoria cellulare. A Schwann si deve la fondamentale affermazione secondo cui «le cellule sono organismi. Sia gli animali interi sia le piante sono aggregati di questi organismi, associati secondo leggi definite».

Per la teoria cellulare, che è alla base della moderna concezione dei viventi e della loro organizzazione, ogni cellula rappresenta l’unità fondamentale di qualsiasi organismo – dai più semplici ai più complessi – ed è capace di vita autonoma.

ORGANIZZAZIONE DI UN ORGANISMO COMPLESSO

Gli organismi pluricellulari sono formati dall’associazione di numerose cellule che possono avere caratteristiche molto diverse tra loro, tanto dal punto di vista chimico quanto da quello della forma e della funzione.

Cellule con medesima morfologia e funzione si aggregano a formare i tessuti, come quello muscolare o quello epiteliale. Tessuti diversi, a loro volta, si organizzano a formare gli organi, per esempio lo stomaco o i reni. L’insieme di più organi costituisce un apparato o un sistema, come nel caso dell’apparato digerente.

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