I colori della Pedagogia - volume 3

colloca al di fuori delle nostre sicurezze e ci pone ai margini, rappresenta una condizione per l incontro. Acquisire un etnocentrismo eccentrico è, dunque, stare alla vista del limite, ammettere il limite del proprio sguardo, che diventa capace di spostarsi e di farsi eccentrico . Non è uno sguardo che pretende di vedere al posto dell altro, ma uno sguardo fuori da un centro, che vede altrimenti ed è esposto e disposto all incontro. Imparare a conoscere e a incontrare l altro con un etnocentrismo eccentrico richiede un autoeducazione che si guadagna attraverso un apprendistato continuo, condividendo dubbi e certezze con amici, colleghi, insegnanti. Le cinque dimensioni qui descritte ci spingono a rinunciare alla curiosità sull altro fine a se stessa per aprirci alla sua presenza, a lasciare l immagine dell altro come mancante, a rinunciare al bisogno di somiglianze, per cercare invece le criticità, trovare i malintesi, la giusta vicinanza e utilizzarli come ponti per l incontro. L altro non esiste solo all esterno delle culture di appartenenza, ma abita anche all interno di ciascuna cultura , in ciascuno di noi. La pedagogia dell incontro, infatti, sottolinea la pluralità come elemento che caratterizza ogni individuo e le sue comunità di appartenenza (comunità linguistica, di età, professionale e così via). LA PEDAGOGIA DELL INCONTRO ha come obiettivo presuppone pone LA COSTRUZIONE DI UNA CULTURA NUOVA IL SUPERAMENTO ERAM DEI MODELLI DI COSTRUZIONE DELL ALTRO DIVERSO CINQUE E SFID SFIDE PER LA REALIZZAZIONE DELL INCONTRO attraverso sottolinea L ASPETTO PLURALE IN OGNI INDIVIDUO E NELLE COMUNIT DI APPARTENENZA l interazione e la convivenza tra persone di culture differenti PER LO STUDIO 1. 'L FKH FRVD VL RFFXSD OD SHGDJRJLD GHOO LQFRQWUR H TXDOL VRQR OH WDSSH GHOO LQFRQWUR " 2. 4XDOL VRQR L PRGHOOL HUHGLWDWL FKH FDUDWWHUL]]DQR OR VJXDUGR HXURSHR VXOO DOWUR" 3. &KH FRVD VL LQWHQGH SHU HWQRFHQWULVPR HFFHQWULFR " 3URYD D VSLHJDUOR FRQ OH WXH SDUROH Per discutere INSIEME 1HL WUH PRGHOOL GL UHOD]LRQH FRQ O DOWUR GLYHUVR VL SRVVRQR LQGLYLGXDUH IDWWL SHUVRQDOL R DQFKH GL FURQDFD ,Q SLFFROL JUXSSL VFHJOLHWH XQ PRGHOOR H FRPPHQWDWHOR IDFHQGR ULIHULPHQWR DOOD YRVWUD HVSHULHQ]D SHUVRQDOH 6FULYHWH SRL XQ WHVWR SRWHWH LQVHULUH DQFKH GHOOH LPPDJLQL GD FRQGLYLGHUH FRQ OD FODVVH unità 12 | 3HGDJRJLD GHOO LQFRQWUR | 379