FINESTRE INTERDISCIPLINARI - La fenomenologia di Husserl e

Come afferma Marco Salvioli (frate domenicano, n. 1976), quando Stein analizza fenomenologicamente i sentimenti vitali intreccia «tre istanze una corporea, una psichica e una spirituale profondamente unificate . Ciò che assicura questa unità è l anima, il principio vitale per mezzo del quale si realizza appunto la connessione tra il mondo della materia e quello dello spirito. Per Edith Stein, l anima in quanto anima sensibile (Sinnenseele) abita nel corpo, in tutte le sue membra e le sue parti, è fecondata da esso, agisce dando ad esso forma e conservandolo; in quanto anima spirituale (Geistseele) si eleva al di sopra di sé, guarda il mondo posto al di fuori del proprio Io un mondo di cose, persone, avvenimenti , entra in contatto intelligentemente con questo, ed è da esso fecondata; in quanto anima [cioè Seele], nel senso più proprio, però, abita in sé, in essa l Io persona è di casa. E. Stein, Essere finito e Essere eterno, a cura A. Ales Bello, Città Nuova, Roma 1992, p.xxx. FINESTRE INTERDISCIPLINARI LA FENOMENOLOGIA DI HUSSERL E L APPROCCIO FENOMENOLOGICO DI STEIN Edmund Husserl (1859-1938) è considerato il padre della corrente filosofica chiamata fenomenologia (etimologicamente discorso intorno al fenomeno ). La fenomenologia di Husserl nasce come risposta alla crisi del modello scientifico, che non è più in grado di dare un senso alla vita dell uomo, e si propone di superare il dualismo tra soggetto conoscente e oggetto da conoscere, che caratterizza la scienza. Il metodo fenomenologico, strumento di analisi dell attività conoscitiva, si propone di conoscere le essenze, cioè le caratteristiche universali dei fenomeni, guardando attentamente come le cose, gli oggetti, si manifestano alla coscienza. Questo metodo è basato sulla epoché, sospensione del giudizio , una messa a tacere della conoscenza scientifica e teorica sospendendo ogni visione già data e ogni accettazione acritica della realtà, per basarsi invece sulla coscienza. L epoché si articola in tre processi: la riduzione fenomenologica: la realtà che possiamo conoscere è quella dei fenomeni che si manifestano alla coscienza; la riduzione eidetica (éidos, in greco forma , aspetto , per Husserl è l essenza dell oggetto di intuizione): pervenire, attraverso l intuizione, alle essenze dei fenomeni, che si manifestano nel momento in cui le cose appaiono alla coscienza. Per Husserl le essenze, a differenza delle idee platoniche, sono nei fenomeni stessi, e non al di là di essi; la riduzione trascendentale: la coscienza, essendo sempre coscienza di qualcosa, è intenzionalità, cioè pensiero, desiderio, atto della volontà. Questa intenzionalità si dirige verso qualcosa che è fuori della coscienza, verso gli oggetti del reale. Ogni atto psichico, infatti, ha sempre un oggetto cui riferirsi. L intenzionalità si declina in: -nòesi, che è il modo attraverso cui la co- 162 | SEZIONE 1 | Tra Ottocento e Novecento: le fondamenta della pedagogia contemporanea |

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane