L’empatia come atto originario e reciprocità nella

| T2 Il problema dell empatia p. 170 intersoggettività: condizione che riguarda e coinvolge due o più soggetti (in latino inter significa tra ); un esperienza personale diventa intersoggettiva quando è comune, condivisa. empatia: capacità di comprendere lo stato emotivo di un altra persona. Dal greco en, dentro , e p thos ( sofferenza o sentimento ), il suo significato etimologico è sentire dentro . simpatia: nel suo significato etimologico (dal greco symp theia, composto di s n insieme , nello stesso tempo , e p thos, sentimento ), è una concordanza di emozioni e sentimenti che scaturisce dalla relazione con persone percepite in qualche modo come affini. 2.2 L EMPATIA COME ATTO ORIGINARIO E RECIPROCIT NELLA DIFFERENZA | Edith Stein è una filosofa che si interroga sull essere, sulla sog- gettività e sulla intersoggettività. Il suo pensiero filosofico e pedagogico parte dall analisi dell essere umano. «La pedagogia dice Stein costruisce castelli in aria se non trova risposta alla domanda chi è l uomo? . Alla base della pedagogia c è quindi l antropologia, perché «ciò che c è di più essenziale per la formazione dell essere umano è l essere umano stesso . In particolare, la disciplina dalla quale parte la riflessione pedagogica di Stein è l antropologia fenomenologica, scienza che, muovendo dal metodo fenomenologico husserliano, assume come oggetto d indagine l essere umano così come esso si presenta nell esperienza vissuta: cioè come corpo, anima e spirito. In particolare, Edith Stein fa suo e utilizza il metodo fenomenologico per comprendere l essere umano e ciò che caratterizza la relazione con i suoi simili, e cioè l empatia. Al tema dell empatia Edith Stein si dedica fin da giovane e ne fa l oggetto della sua tesi di dottorato. Che cosa vuol dire rendersi conto di un esperienza che non ci appartiene? Cogliere in prima persona un esperienza estranea, non nostra, non vissuta personalmente? Sono queste le domande che guidano e motivano l analisi dell empatia. Stein definisce l empatia «un atto originario che ha un contenuto non originario : è un atto originario perché personale (è un atto mio), ma il suo contenuto non è originario perché appartiene a un altro che non sono io. L empatia non è simpatia e non è neppure immedesimazione, perché non ci può essere mai comprensione piena dell esperienza che l altro vive. Empatia è un sentire ciò che l altro sente sapendo che non potrò mai mettermi completamente nei suoi panni: l altro rimane «altro da me , quindi sento che un altro sente, e sento ciò che lui prova, ma lo sento a modo mio, non potendo in nessun modo sostituirmi a lui. Come afferma la filosofa italiana Annarosa Buttarelli (n. 1956), l empatia è la capacità di riconoscimento: capacità di riconoscere ciò che sta avvenendo nell interiorità di un altro. E ciò è possibile solo se mi rendo conto che io sono differente dall altro ma anche capace di riconoscerlo. In qualche modo, attraverso l empatia, riconfermo l altro visto nella sua differenza. L empatia permette la relazione con gli altri senza perdere la propria differenza. L altro aspetto importante dell empatia, come elemento costitutivo della soggettività e dei rapporti intersoggettivi, è che il riconoscimento non avviene assecondando le condizioni che hanno creato determinati vissuti. Spesso alcuni sentimenti (gioia, dolore, frustrazione, ira, melanconia, nostalgia), come nota Buttarelli, sono la conseguenza di fraintendimenti, ovvero di una lettura sbagliata della realtà: l empatia, allora, non è dire all altro che ciò che prova è la realtà, ma è riconoscere la differenza di ciò che egli sente, partendo dalla differenza di ciò che sento io e mettendola in comune per una nuova prospettiva di visione. L empatia, quindi, non ha nulla a che vedere con l atteggiamento consolatorio o compassionevole. unità 5 | La pedagogia dell anima | 161

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane