Cenni di primo soccorso

Cenni di primo soccorso

Il primo soccorso è l’aiuto che si presta alla vittima di un incidente o di un malessere in modo da evitare che la situazione peggiori mentre si attende l’intervento di persone qualificate (il pronto soccorso). Quando nel laboratorio di cucina si verifica un incidente o un malore:

1. non lasciatevi prendere dal panico e dall’agitazione, potreste peggiorare la situazione;
2. evitate di peggiorare la situazione compiendo azioni impulsive come far rimettere subito in piedi la vittima, somministrarle bevande o toglierle gli indumenti. Se la vittima non parla, cercate di stabilire se è cosciente o no chiamandola o scrollandola senza muoverla troppo se c’è il sospetto di lesioni;
3. proteggete l’infortunato: se la causa dell’incidente è ancora pericolosa, rimuovetela senza esporvi a rischi inutili; parlate alla vittima, rassicuratela mentre valutate la situazione;
4. se la situazione è particolarmente grave o se la vittima è in stato di incoscienza, chiamate il 118 (il soccorso sanitario). Durante la telefonata vanno date tutte le informazioni utili per un intervento tempestivo, come l’indirizzo preciso, e vanno ascoltati i consigli della centrale operativa. Nell’attesa verificate se la vittima respira e se c’è attività cardiaca (sentendole il polso), ma ricordate che la respirazione artificiale e il massaggio cardiaco vanno effettuati da personale preparato: sono operazioni complesse e, se non sono fatte nel modo corretto, possono essere dannose.

LA CASSETTA DEL PRONTO SOCCORSO

In ogni laboratorio di cucina così come in tutti i luoghi di lavoro, deve sempre essere presente una cassetta di pronto soccorso, ben riconoscibile, facilmente visibile e accessibile a tutto il personale. Il suo contenuto, specificato dal Decreto 81/2008 e dal Decreto del Ministero della Salute 388 del 15/07/03, va periodicamente verificato, per sostituire eventuali materiali scaduti.

Che cosa fare in caso di ferita

Se è una ferita superficiale:

  • lavatevi le mani accuratamente;
  • indossate guanti sterili, occhiali e mascherina;
  • esaminate la ferita senza toccarla; eventualmente lavatela sotto acqua corrente per eliminare residui;
  • pulite la ferita dal centro verso l’esterno usando garza sterile e disinfettante;
  • asciugate la ferita tamponandola con garza sterile: non usate il cotone emostatico che potrebbe lasciare residui;
  • applicate un cerotto sterile senza stringere troppo.

Se è una ferita profonda o con corpi estranei conficcati deve intervenire il medico: chiamate l’ambulanza e, nell’attesa che arrivi, non tentate mai di estrarre i corpi estranei! Piuttosto:

  • sistemate la vittima in modo che la ferita sia più in alto rispetto al cuore: questo riduce la pressione sanguigna;
  • se possibile, applicate una fasciatura che eserciti una pressione sulla ferita. Se la ferita è in un arto non usate mai lacci emostatici che potrebbero bloccare la circolazione provocando seri danni.
Nel caso di amputazione di una parte anatomica, raccoglietela, mettetela in un sacchetto possibilmente sterile e portatela all’ospedale, dove potrebbe essere riattaccata.

Che cosa fare in caso di ustione

Se è molto estesa o in parti delicate del corpo, chiamate subito il 118. Se è lieve:

  • indossate i guanti sterili;
  • se è il caso, togliete delicatamente l’indumento che la copre,
  • sciacquate la parte lesa con acqua fredda per almeno 10 minuti;
  • asciugate la parte tamponandola molto delicatamente con garza sterile;
  • stendete uno strato di farmaco specifico per ustioni in pomata o spray;
  • applicate una garza sterile e fasciate senza stringere.
Non forate mai le vesciche: le ustioni si infettano facilmente.

Che cosa fare in caso di contusione

La contusione si ha quando una parte molle del corpo viene schiacciata o colpita, senza mostrare ferite superficiali. Spesso si forma un livido o ematoma. Come primo soccorso:

  • se è il caso, liberate la parte dall’oggetto che l’ha schiacciata; ciò permetterà al sangue di fluire normalmente;
  • mettete un impacco di ghiaccio sulla parte lesa.
In casi gravi, immobilizzate la parte con una fasciatura e trasportate la vittima al pronto soccorso.

Che cosa fare in caso di distorsione

La distorsione è la lesione di un’articolazione (polso, ginocchio, spalla, gomito) che si verifica per una caduta o un movimento rapido e violento dell’arto. In questi casi:

  • immobilizzate immediatamente l’articolazione con una fasciatura;
  • chiamate l’ambulanza o trasportate la vittima al pronto soccorso.

Che cosa fare in caso di frattura

Quando sospettate che la vittima abbia un osso rotto, dovete fare molta attenzione per non peggiorare la situazione. In particolare le fratture scomposte possono essere pericolose e di difficile guarigione. Perciò:

  • evitate di muovere la vittima;
  • non mettete bende né stecche e chiamate subito l’ambulanza.

Che cosa fare in caso di scossa elettrica

Se qualcuno prende una scossa elettrica:

  • cercate di allontanare la vittima dalla fonte elettrica senza toccarla direttamente ma usando un bastone di legno o di altro materiale isolante; nello stesso tempo, staccate immediatamente la corrente elettrica agendo eventualmente sui pulsanti di emergenza presenti in cucina;
  • chiamate l’ambulanza; nell’attesa, controllate se la vittima respira: se non lo fa, fate subito intervenire il personale appositamente addestrato per praticarle la respirazione artificiale;
  • se è il caso, coprite le ustioni da folgorazione con garze sterili;
  • se la vittima è cosciente, rassicuratela.

Che cosa fare in caso di soffocamento

Se qualcosa è “andato per traverso” e blocca la respirazione, bisogna rimuoverlo tempestivamente, spesso prima che arrivino soccorsi specializzati. Agite con prontezza e con calma.
Se la vittima è cosciente, incoraggiatela a tossire: a volte basta questo. Altrimenti:

  • liberatele la bocca senza cercare di afferrare il corpo che blocca la respirazione con le dita;
  • fatela piegare in avanti, in piedi o a sedere e datele qualche colpo fra le scapole usando la base della mano.
Se niente ha effetto, mettetevi dietro la vittima (meglio se siete entrambi in piedi) e abbracciatela appoggiandole il pugno sullo stomaco (subito sotto lo sterno), afferrandovi il pugno con l’altra mano. Quindi “strizzatela” con forza, tirando contemporaneamente l’abbraccio verso l’alto. Attenzione: questa manovra dev'essere eseguita solo in casi di estrema emergenza, poiché se fatta male potrebbe peggiorare la situazione; sarebbe meglio se a eseguirla fosse il personale istruito e specializzato.
Se la vittima non è cosciente, mentre qualcuno chiama il 118:
  • liberatele la bocca senza cercare di afferrare con le dita il corpo che blocca la respirazione;
  • giratela su un fianco con l’addome appoggiato alle vostre gambe e con la testa all’indietro;
  • datele qualche colpo sulla schiena.
Se la situazione non si risolve:
  • mettetela supina, appoggiate le mani all’altezza dello stomaco e, tenendo le braccia tese, comprimetele l’addome. Attenzione: quasi sempre ciò provoca il vomito, dovete ruotarle subito la testa;
  • appena il corpo estraneo esce, ripulite la bocca in attesa che arrivino i soccorsi.

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