Nel vasto gruppo dei primi piatti non bisogna dimenticare quelli brodosi, definiti potage e sempre presenti nei menu della cucina classica francese fin dall’Ottocento. Oggi li troviamo nella ristorazione internazionale o, alla sera, come piatto alternativo a un primo asciutto. Tra i primi piatti brodosi, infatti, ci sono preparazioni codificate e conosciute a livello internazionale, ma anche piatti tradizionali, legati al territorio e alla stagionalità. Vediamo le caratteristiche delle 3 categorie in cui vengono suddivisi.
I primi piatti brodosi
Minestre chiare
Possono essere:
- chiarificate o consommé, sono aromatizzate e servite con guarnizioni come pomodoro a dadi, julienne di crespelle alle erbe ecc.;
- non chiarificate, cioè semplici brodi di carne guarniti a piacere.
Minestre legate
Sono preparazioni dense che, secondo l’elemento di partenza, si distinguono in:
- creme o passati: l’elemento di base è un frullato o un passato di verdure, addensato con gli amidi contenuti nelle verdure stesse, oppure con l’aggiunta di panna o latte e di farina di riso. Sono accompagnate spesso da crostini o guarnizioni, olio extravergine e pepe;
- vellutate: l’elemento di base è un fondo (p. 259) o un fumetto (p. 262), addensato con roux (p. 266) e aromatizzato con elementi di diversa natura (carne, ortaggi, funghi ecc.).
Zuppe e minestroni
Sono preparazioni legate al territorio composte in generale da brodi di carne o verdure, abbinati a crostoni di pane tostato e cotte a fuoco basso per lungo tempo. Di solito sono arricchite da parmigiano, olio extravergine, legumi, ortaggi ecc. (p. 155).
CHIARIFICARE UN BRODO
Per rendere un brodo limpido si procede così:
1. quando è freddo, sgrassatelo eliminando la patina bianca dalla superficie con una schiumarola;
2. aggiungete albume e carne trita e portate a bollore mescolando continuamente;
3. lasciate intiepidire: la carne e l’albume si addensano e vanno a fondo nella pentola legandosi alle impurità presenti. Potete usare solo l’albume (liquido o montato): in questo caso le impurità vengono in superficie;
4. filtrate alla stamigna (filtro in tessuto) e, se necessario, ripetete l’operazione 2 o 3 volte.
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