Funzioni dei lipidi e fabbisogno giornaliero

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Funzioni dei lipidi e fabbisogno giornaliero

Nell’organismo animale i lipidi, nel loro complesso, svolgono diverse funzioni fondamentali.

  • Funzione energetica di riserva: accumulandosi nel tessuto adiposo, costituiscono un vero serbatoio di energia. Quando il corpo ha necessità di energia, attinge a queste riserve. Da 1 g di lipidi si liberano 9 kcal.
  • Funzione isolante: il tessuto adiposo formato da lipidi svolge un ruolo determinante nella termoregolazione del corpo.
  • Funzione regolatrice: ormoni steroidei e prostaglandine regolano l’attività di cellule specifiche.
  • Funzione antiossidante: grazie alla presenza dei fosfolipidi proteggono le cellule dal­l’azione negativa dei radicali liberi.
  • Funzione di trasporto: veicolano il flusso di vitamine liposolubili.
  • Funzione meccanica: negli animali, in particolare nei mammiferi, accumulandosi soprattutto nel tessuto adiposo, proteggono articolazioni e organi vitali dai traumi.
  • Funzione plastica: fosfolipidi, glicolipidi e colesterolo formano le membrane delle cellule e la guaina mielinica dei nervi.

Dal punto di vista dell’alimentazione, i grassi rendono i cibi più appetibili per l’uomo. Inoltre, dopo l’assunzione, tendono a dare un maggiore senso di sazietà rispetto ad altri nutrienti.

Per quanto riguarda il fabbisogno, secondo i nuovi LARN i lipidi dovrebbero fornire il 20-35% delle calorie totali giornaliere. Un terzo di questa quota dovrebbe provenire da lipidi di origine animale, ricchi di acidi grassi saturi, mentre due terzi dovrebbero provenire da lipidi di origine vegetale, ricchi di acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi.

Come abbiamo visto, sarebbe bene non introdurre nell’organismo più di 300 mg di colesterolo al giorno attraverso gli alimenti.

CARENZA ED ECCESSO DI LIPIDI NELL’ALIMENTAZIONE

Una grave carenza di lipidi nella dieta può causare numerosi problemi di salute.

Tra i sintomi caratteristici si riscontrano:

  • anomalie della pelle (soprattutto eccessiva secchezza);
  • ridotta capacità dei tessuti di rigenerarsi;
  • elevata suscettibilità alle infezioni;
  • alterazioni del trasporto di lipidi e colesterolo;
  • rallentato metabolismo del colesterolo;
  • alterazioni nella sintesi delle prostaglandine.

Un consumo eccessivo di grassi nell’alimentazione, invece, può portare a:

  • obesità, dovuta a un accumulo esagerato di tessuto adiposo;
  • aumento del rischio di malattie cardiovascolari, dovuto soprattutto all’eccesso di trigliceridi e colesterolo nel plasma sanguigno.
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