L’AMIDO
L’amido è il principale polisaccaride utilizzato come riserva energetica dalle piante. Questo polimero del glucosio si trova in abbondanza nei chicchi dei cereali e nei tuberi (patata, manioca). Nelle cellule vegetali che lo accumulano, l’amido è depositato all’interno di vescicole dette amiloplasti, in granuli di forma e dimensione caratteristiche per ogni specie vegetale.
Nella dieta umana, costituisce la componente più rilevante di molti prodotti derivati dalla macinazione del grano, quali il pane e la pasta.
L’amido è una struttura complessa che deriva dall’unione di due polimeri del glucosio: l’amilosio e l’amilopectina. L’amilosio costituisce circa il 20% dell’intera molecola di amido e rappresenta la frazione solubile in acqua. Ha una struttura lineare, con molecole di glucosio unite da legami α (1 → 4) glicosidici.
La frazione restante di amido è costituita da amilopectina, insolubile in acqua. Essa ha una struttura ramificata, con molecole di glucosio unite da legami α (1 → 4) glicosidici nei tratti lineari e da legami α (1 → 6) glicosidici a livello delle ramificazioni.
In acqua calda i granuli di amido si rigonfiano fino a scoppiare e formare una soluzione colloidale, ossia di consistenza gelatinosa, chiamata
salda d’amido. L’amido è pertanto utilizzato dalle industrie alimentari come addensante.
L’amido di mais è il prodotto commercialmente più economico e diffuso. Tramite processi che ricorrono all’impiego prima di acidi (solforico e cloridrico) e poi di enzimi amilasi, da questo amido si ricava lo sciroppo di glucosio, usato più per le sue proprietà fisiche (abbassa il punto di congelamento) che per quelle edulcoranti. Tale sciroppo può essere reso decisamente più dolce trasformando il glucosio in fruttosio, tramite l’enzima glucoso-isomerasi. Si ottiene così l’HFCS (High-Fructose Corn Syrup), uno sciroppo di fruttosio che contiene comunque percentuali variabili di glucosio.