Il peso forma (o ideale, o teorico) indica il peso che un individuo deve avere per mantenere nelle giuste proporzioni la propria struttura fisica. Il calcolo del peso forma consente un confronto con il peso reale, senza tuttavia dare specifiche indicazioni circa lo stato di salute della persona interessata. In altri termini, pur potendo calcolare lo scarto dal peso forma, non vi è modo di stabilire se tale differenza sia accettabile o rivelatrice di una salute a rischio. Piuttosto, il calcolo del peso forma permette di valutare lo stato nutrizionale di una persona, e rappresenta un significativo parametro preliminare per procedere eventualmente ad alcune rettifiche nutrizionali. Infatti, salvo specifiche disfunzioni metaboliche, gli individui il cui peso non si discosta molto dal valore ideale possono correggere la loro condizione controllando alimentazione e attività fisica (componente più variabile del fabbisogno energetico totale). In termini di bilancio energetico, ciò significa che il peso forma si raggiunge controllando le “entrate” e le “uscite” caloriche.
Per calcolare il peso ideale di una persona occorre tenere conto di molti fattori, come:
- altezza;
- sesso;
- età;
- costituzione.
Esistono molteplici metodi per valutare il proprio peso forma e si dividono in formule individuali e tabelle ottenute da rilevazioni statistiche su campioni di popolazione. Il metodo più usato è la formula di Lorenz:
La formula di Lorenz è fra le più diffuse e attendibili, ma non tiene conto di parametri presenti in altre formule come l’età o la circonferenza toracica. Altre formule invece possono non tener conto del sesso, ma nessuna prescinde dall’altezza.
Queste formule per il calcolo del peso forma hanno una valenza piuttosto relativa, poiché non considerano altri fattori che possono incidere in modo significativo sul peso di un individuo, come la costituzione corporea. Inoltre tendono a riferirsi a individui che hanno raggiunto il pieno sviluppo corporeo, escludendo quindi le età o le condizioni fisiologiche particolari, quali l’infanzia, il periodo di sviluppo o la gravidanza, per le quali esistono formule e tabelle specifiche.