La digestione e l'assorbimento dei macronutrienti

 2  ALIMENTAZIONE E CORPO UMANO >> 7. La digestione

La digestione e l’assorbimento dei macronutrienti

Alla base del processo di assorbimento vi è l’esigenza di trasferire i nutrienti dal canale digerente al circolo sanguigno. Le cellule che costituiscono la superficie della mucosa permettono questo trasferimento. Le molecole nutritive di dimensioni minori riescono generalmente ad attraversare queste cellule in modo spontaneo, per diffusione, mentre le molecole più grandi richiedono meccanismi di trasporto attivo che consumano energia. All’interno dell’intestino permangono solo molecole di scarto, inutilizzate anche dal microbiota, che risulterebbero tossiche per il nostro organismo se non venissero eliminate.

Le tonache dell’intero canale digerente sono avvolte da una fitta rete di capillari che, raggruppandosi in vene di dimensioni crescenti, convergono nella vena porta. Attraverso questa vena tutti i nutrienti assorbiti sono indirizzati al fegato, organo sovrano nel gestire il destino di ogni nutriente.

Fanno eccezione i lipidi a catena lunga che finiscono nel circolo linfatico. La rete linfatica addominale, quasi sovrapposta a quella sanguigna, si raccoglie invece nel dotto toracico, per poi convogliare anch’essa nel fegato.

In termini generali, la concentrazione di ogni nutriente nel sangue deve mantenersi entro precisi parametri per non creare scompensi all’organismo. Alcuni organi, la cui attività è controllata da ormoni, provvedono dunque ad assorbire i nutrienti in eccesso che entrano in circolazione durante la digestione. Quando il livello di tali nutrienti nel sangue si abbassa, gli organi di accumulo reagiscono rimettendoli in circolazione. A gestire questo equilibrio sono soprattutto il fegato, il tessuto adiposo e il tessuto muscolare.

In tutto il corpo le cellule potranno così continuare a disporne per le loro funzioni strutturali (o plastiche), energetiche, di riserva o regolatrici, in base alle necessità dell’organismo.

L’attraversamento delle membrane e il livello ematico dei nutrienti

Il passaggio dei nutrienti dall’apparato digerente al sangue o alla linfa richiede l’attraversamento delle membrane delle cellule che costituiscono le pareti dello stomaco o dell’intestino. Ciò può avvenire principalmente con due modalità.

  • Per diffusione, o trasporto passivo. In ambienti liquidi, le molecole tendono naturalmente a fluire da zone in cui sono più concentrate verso altre in cui sono meno concentrate. La differenza di concentrazione rappresenta dunque una forza motrice naturale che spinge la maggior parte dei nutrienti ad attraversare la membrana degli enterociti senza sforzo e senza consumo di energia. Si parla di diffusione semplice per molecole di piccole dimensioni, mentre la diffusione è detta facilitata quando riguarda molecole più voluminose. In tal caso intervengono specifiche proteine di membrana che agevolano l’attraversamento da un versante all’altro, senza consumare ATP.
  • Per trasporto attivo. Se le molecole da assorbire sono particolarmente voluminose, o se devono essere captate contro gradiente, cioè sono destinate a zone dove la loro concentrazione è maggiore, l’attraversamento richiede l’intervento di specifiche proteine di trasporto che raggiungono lo scopo consumando energia in forma di ATP.

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