L'apparato digerente umano

 2  ALIMENTAZIONE E CORPO UMANO >> 7. La digestione

L’apparato digerente umano

Nell’uomo adulto il canale digerente può misurare complessivamente fino a 12 metri e si presenta come una successione di organi a diametro variabile, ciascuno dei quali ha un ruolo nei diversi stadi della digestione. In successione, gli organi che compongono il tubo digerente sono:

  • bocca;
  • faringe;
  • esofago;
  • stomaco;
  • intestino tenue;
  • intestino crasso.

Nonostante le differenze che si riscontrano tra un organo e l’altro, nel loro insieme le pareti del canale digerente mantengono per tutta la sua lunghezza una struttura di base caratterizzata da più strati concentrici definiti tonache.

Associati al canale digerente vi sono poi le ghiandole salivari e altri organi, come il fegato, la cistifellea e il pancreas, così come molte cellule disseminate sulla sua superficie interna che svolgono un’importante funzione ghiandolare: essi rilasciano, o meglio secernono, dei succhi indispensabili al corretto svolgimento del processo digestivo.

La regolazione di tutte le funzionalità digestive, da quelle muscolari a quelle ghiandolari, è in massima parte su base involontaria. Il controllo volontario si limita alle sue estremità, ossia alla bocca (fino al punto di deglutizione) e allo sfintere anale.

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Le tonache

Nella struttura a strati concentrici delle pareti del canale digerente, la tonaca più interna è detta mucosa: essa entra a contatto diretto con ciò che transita al suo interno. Lungo la sua superficie, oltre a varie ghiandole specifiche per ogni distretto dell’apparato digerente, si trovano molte ghiandole mucipare e cellule caliciformi che producono muco. Il muco è un gel viscoso, che si forma grazie a particolari proteine in grado di rendere l’acqua gelatinosa. Ha la funzione di eliminare l’attrito fra le pareti del tubo digerente e il cibo, facilitandone lo scorrimento.

La mucosa è avvolta da un’altra tonaca, detta sottomucosa. Nella sottomucosa si inseriscono fasci di terminazioni nervose intrecciate (plesso di Meissner) che stimolano l’attività di alcune ghiandole inserite nella mucosa e contribuiscono alla contrazione della sottostante tonaca muscolare.

A sua volta la tonaca muscolare, molto più spessa delle precedenti, è formata da due fasci incrociati di muscolatura liscia. La loro contrazione è controllata da una rete nervosa (plesso di Auerbach) che genera il fenomeno della peristalsi. La contrazione peristaltica avviene lungo tutto il canale digerente, come un’onda che aiuta la progressione del cibo e ne impedisce il riflusso, con un effetto simile a quello di due dita che scorrono su una salsiccia per svuotarla del suo ripieno. A livello intestinale, a questo movimento se ne sovrappone un altro: il movimento di segmentazione, ossia una contrazione di rimescolamento che ricorda l’effetto ripetuto di tante mani che stringono in modo alternato un corpo cilindrico.
Infine la tonaca sierosa, detta anche tonaca avventizia o peritoneo, avvolge come una pellicola le tre tonache precedenti, formando un rivestimento sottile che contiene tutti gli organi dell’apparato digerente, in particolare a livello dell’addome.

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