L'apparato digerente nei diversi esseri viventi

 2  ALIMENTAZIONE E CORPO UMANO >> 7. La digestione

L’apparato digerente nei diversi esseri viventi

La funzione fisiologica che permette a gran parte degli organismi eterotrofi di scomporre il cibo ingerito in singole sostanze nutritive e di assimilarle è detta digestione e avviene nel canale digerente: una cavità, suddivisa in vari distretti, che attraversa il corpo dalla bocca (cavità orale) all’ano. In relazione ai diversi modi di alimentarsi, l’apparato digerente può variare da un organismo all’altro.

In base alla loro alimentazione, gli animali superiori si suddividono in tre grandi gruppi:

  • erbivori, che si nutrono unicamente di vegetali (foglie, radici, semi, bacche, frutti);
  • carnivori, che si nutrono solo di carne (vertebrati e non, vivi o morti);
  • onnivori, come l’uomo, il maiale, l’orso e molti uccelli, che si nutrono sia di carne sia di vegetali.

Il primo tratto del canale digerente, dalla bocca allo stomaco, è principalmente deputato alla degradazione delle sostanze assorbite ed è particolarmente sviluppato negli erbivori. Il secondo tratto, che comprende tutto l’intestino fino all’apertura anale, è specializzato nell’assorbimento delle sostanze nutritive e presenta alcune specificità per la digestione proteica. Nei carnivori, per esempio, le proteine ingerite subiscono una digestione acida nello stoma­co, cui segue una lunga digestione basica nell’intestino che le frammenta in amminoaci­di, successivamente assorbiti lungo tutto il tratto intestinale. L’uomo, in quanto onnivoro, dispone di un apparato digerente con caratteristiche intermedie tra quello degli erbivori e quello dei carnivori. Analogamente, per quanto concerne la masticazione, gli onnivori dispongono di una dentatura adatta sia a lacerare la carne (incisivi e canini) sia a triturare i vegetali (molari e premolari).

L’apparato digerente degli erbivori

Gli erbivori hanno il primo tratto dell’apparato digerente adatto alla digestione della cellulosa, il polisaccaride di struttura compatta e resistente che si trova in tutti i vegetali. Prima di poter essere assimilata, la cellulosa deve essere macinata, poi deve macerare a lungo negli acidi organici, e infine può essere digerita chimicamente da enzimi (le cellulasi) prodotti da batteri che, in questo caso, si trovano alloggiati negli stomaci.

I ruminanti (bovini, ovini, caprini, cervidi ecc.) sono erbivori poligastrici, che dispongono cioè di quattro stomaci disposti in serie (reticolo, rumine, omaso, abomaso) per digerire in più tappe questa molecola complessa.

Gli uccelli granivori (che si nutrono di semi) dispongono invece di un secondo stomaco in zona pilorica, detto ventriglio o stomaco muscolare, in cui i semi vengono macinati grazie alla presenza di pietruzze.

Anche alcuni insetti xilofagi (cioè che si nutrono di legno), come le termiti, dispongono di un ventriglio in cui il legno viene triturato prima di essere digerito per assorbirne la cellulosa.

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