▶ Criteri di potabilità
Qualunque sia l’origine dell’acqua destinata al consumo umano, la legge richiede che essa si presenti pulita e salubre. In altri termini, deve possedere caratteristiche organolettiche rassicuranti, quali freschezza, limpidezza e assenza di odori anomali, e deve essere di accertata innocuità, ossia non deve contenere sostanze tossiche o microrganismi patogeni in grado di arrecare – anche solo potenzialmente – danno alla salute umana. Perché un’acqua possa essere definita potabile la legge impone di controllare alcuni valori nella sua composizione, detti genericamente parametri. I parametri da verificare sono i medesimi sia che si tratti di acque rese potabili, sia che si tratti della categoria speciale delle acque minerali naturali, anche se per queste ultime sono richiesti valori generalmente più alti (D.lgs. n. 542/92). I rilievi e i controlli sono effettuati da personale qualificato delle ASL (Aziende Sanitarie Locali) competenti per il territorio.