▶ La potabilizzazione
Nella nostra società il consumo pro capite di acqua potabile è molto elevato (in media 175 litri al giorno) e il rifornimento da pozzi e sorgenti di acque naturalmente potabili risulta spesso insufficiente a coprire i fabbisogni, soprattutto nelle grandi città. Sempre più frequentemente è necessario ricorrere ad acque provenienti da altre fonti, in particolare a quelle superficiali dei fiumi e dei laghi, purché esse rispondano ai requisiti essenziali previsti dalle normative europee e nazionali.
Queste acque sono spesso inquinate e prima di essere destinate al consumo umano devono essere necessariamente sottoposte a trattamenti che le potabilizzino. Tipologia e intensità dei trattamenti dipendono dal livello di inquinamento di partenza. Da questo punto di vista, le acque da potabilizzare vengono classificate in tre categorie:
- A1, per le quali sono previsti un semplice trattamento fisico e la disinfezione;
- A2, necessitano di un trattamento fisico, di un trattamento chimico e della disinfezione;
- A3, sono le più inquinate, per esse sono necessari trattamenti fisici e chimici molto intensi, affinazione e disinfezione.
I trattamenti attuati al fine di rendere potabili le acque avvengono secondo una sequenza ben precisa, stabilita sulla base delle analisi iniziali dell’acqua da trattare. Una prima serie di trattamenti, detti di correzione, ripuliscono l’acqua dagli agenti fisici e chimici. A questi seguono i trattamenti di disinfezione che eliminano i microrganismi contaminanti.