Calcio
Il calcio ha soprattutto funzione strutturale, essendo il costituente principale dello scheletro e dei denti, dove è presente come fosfato di calcio, Ca3(PO4)2, o carbonato di calcio, CaCO3. Inoltre questo minerale regola l’attività di numerosi enzimi, partecipa alla trasmissione degli impulsi nervosi, alla contrazione muscolare e ai processi di coagulazione del sangue. È l’elemento presente in maggiore quantità nel corpo umano: ne costituisce circa l’1,5%. Un adulto del peso di 60-75 chili contiene quindi circa 900-1150 grammi di calcio, di cui solo il 10% si trova nei fluidi intracellulari ed extracellulari.
Negli alimenti il calcio è generalmente presente in forma insolubile; per essere assorbito deve essere rilasciato sotto forma ionica (Ca++). Gli ioni vengono quindi trasferiti nel sangue.
Tuttavia alcuni alimenti come i legumi, i cereali integrali e gli spinaci contengono fattori antinutrizionali che mantengono il calcio in forma di sale insolubile e ne riducono l’assorbimento.
La concentrazione di calcio nell’organismo è soggetta a un minuzioso controllo che coinvolge diversi ormoni. Se la quantità di calcio circolante nel sangue, ovvero la calcemia, non è sufficiente al fabbisogno, l’organismo può compensarne la carenza stimolando l’attività di cellule che demineralizzano le ossa e rendono solubile il calcio depositato nello scheletro. Inoltre il corpo può ridurne l’eliminazione per via urinaria e incrementarne l’assorbimento a livello intestinale. Queste funzioni sono regolate da tre ormoni: il paratormone, la calcitonina e il calcitriolo.
Il paratormone, secreto dalle ghiandole paratiroidi, reagisce all’ipocalcemia stimolando tutte e tre le funzioni indicate ed esercita dunque effetto ipercalcemizzante; inoltre stimola la produzione di calcitriolo.
La calcitonina, secreta dalla tiroide, ha invece effetto ipocalcemizzante, stimolando l’eliminazione del calcio per via renale e contrastando così gli effetti del paratormone.
Il calcitriolo, o 1,25-diidrossicolecalciferolo, prodotto nei reni a partire dalla forma attiva della vitamina D, ha effetti simili al paratormone, senza agire sulla demineralizzazione delle ossa.
- Fonti: il calcio è presente in notevoli quantità nel latte e nei suoi derivati, ma anche nelle verdure e in alcuni legumi come ceci, soia e fagioli. Un discreto apporto è fornito da carne e pesce, mentre tuorlo e albume delle uova ne sono quasi sprovvisti.
- Carenza: nei bambini la prolungata carenza di calcio può portare a un difetto nello sviluppo delle ossa, noto come rachitismo, mentre negli adulti causa l’osteoporosi, ossia un graduale indebolimento delle ossa.