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La spinta verticale dinamica La spinta verticale dinamica aumenta all aumentare della velocità. GLOSSARIO Pressione idrostatica maggior velocità = miglior galleggiamento Nel principiante, infatti, gli effetti della minore velocità si sommano alla modesta capacità di galleggiamento, facendogli assumere una posizione obliqua in acqua (nuotare in salita ), che rende più elevata la resistenza, la quale, a sua volta, impedisce di aumentare la velocità. La pressione idrostatica, infine, si oppone al volume del corpo, soprattutto della gabbia toracica, e aumenta con l aumentare della profondità; perciò, se vogliamo rimanere seduti, immobili, sul fondo della piscina, dobbiamo espellere gradualmente l aria contenuta nei polmoni. anche per questo motivo che, nella tecnica moderna di nuotata, dopo il tuffo e le virate i nuotatori si spingono molto in profondità, cosa controproducente all apparenza, perché di fatto allungano il tragitto, ma che consente loro di scivolare meglio durante la subacquea. La pressione idrostatica è la forza esercitata da un fluido in quiete sull unità di superficie con cui è a contatto normalmente (cioè perpendicolarmente) a essa. leggi e rispondi Che cosa dobbiamo fare se vogliamo aumentare la nostra velocità nel nuoto? La forza di resistenza dell acqua La spinta propulsiva nel nuoto è generata da tre fattori: il principio di azione e reazione (terza legge di Newton); il principio di Bernoulli; la resistenza dei vortici. 1. Il principio di azione e reazione afferma che all azione di ogni forza corrisponde una reazione uguale e contraria. Cioè quando si sposta una massa di acqua in direzione contraria all avanzamento, si ottiene una spinta nella direzione di avanzamento uguale e contraria alla forza di resistenza dell acqua. 2. I movimenti curvilinei delle mani generano delle correnti in grado di sviluppare forze idrodinamiche utili alla propulsione in avanti. Il principio fisico che è alla base di questo fenomeno è il principio di Bernoulli, lo stesso che consente alle ali di un aereo di generare le forze per sollevare da terra i velivoli, o alle eliche delle navi di generare la propulsione. 3. I vortici, masse d acqua in rotazione, generano durante la nuotata una resistenza notevole e possono essere utilizzati per aumentare la resistenza necessaria per la propulsione, soprattutto nella gambata a rana e delfino. La grande nuotatrice italiana Federica Pellegrini con un costume di ultima generazione che riduce la resistenza di attrito. La resistenza offerta dall acqua varia con il quadrato della velocità. Pertanto se vogliamo raddoppiare la nostra velocità, siamo costretti a vincere una resistenza quattro volte superiore. La resistenza dell acqua dipende da tre fattori, che ostacolano la posizione idrodinamica del corpo: Resistenza frontale: dovuta al movimento delle masse d acqua in senso orizzontale e verticale. Per ridurre la resistenza frontale, bisogna assumere una posizione piatta in acqua, in modo da occupare lo spazio più ridotto possibile nella direzione del movimento. Resistenza di vortice: i vortici generano grande resistenza e vanno quindi evitati. Una posizione allungata e movimenti coordinati di braccia e gambe favoriscono il fluire dell acqua lungo il corpo senza creare dei vortici. Resistenza di attrito: dovuta alla composizione della superficie del corpo sul quale fluisce l acqua, per cui i nuotatori si depilano, indossano le cuffie e particolari costumi. (Testo tratto e adattato da www.cibo360.it) 1 Biomeccanica del movimento 341

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Corso di Scienze motorie e sportive