Che cos’è l’insegnamento?

to molto a cuore: «la volgarizzazione delle conoscenze , ossia il tentativo di collegare tra loro conoscenze complesse e conoscenze comuni. Nonostante la precipua attenzione verso le giovani cui si rivolge, le sue parole non evitano la distanza, che a tratti può sembrare freddezza, ma che invece serve a non suscitare in loro un ammirazione cieca e incondizionata. Per Simone Weil, infatti, la venerazione che un ragazzo può nutrire nei confronti di un adulto autorevole può compromettere la sua crescita personale in termini di responsabilità e integrità morale. Affinché questo non avvenga, occorre che la persona adulta mantenga una certa distanza e anche un certo silenzio, nell ottica del rispetto dei differenti ruoli. importante sottolineare altri tre aspetti che emergono dalle Lettere. Innanzitutto, l invito di Weil a non soffermarsi sui voti, perché ciò che più conta è il desiderio di apprendere. Occorre quindi imparare a relativizzare i risultati (a volte può andare bene, altre volte meno), per stare sul piano del piacere della conoscenza. perciò fondamentale, secondo la filosofa, fare bene ciò che si fa e apprendere il gusto per la bellezza, che Weil considera legata e orientata al bene. 4.2 CHE COS L INSEGNAMENTO? | Weil concepisce il mondo come un per IMMAGINI testo con più significati. Per coglierli, cioè per passare da un significato all altro, occorre fare un lavoro di lettura. Si tratta di comprendere il mondo, con attenzione di pensiero e attraverso un esercizio attento e ripetuto, in cui è pienamente presente anche il corpo. In questa cornice, l insegnamento si configura come un azione umana rivolta agli altri e si esplica nel trasformare i significati della realtà, nell imparare a leggere il mondo in altri modi. Senza questa trasformazione, senza questo transitare da una lettura a un altra del reale, non avviene alcun vero cambiamento nel modo di pensare. Nei suoi scritti Weil si sofferma sul rapporto fra istruzione, cultura e educazione, che sono ciò che la scuola deve fornire agli alunni attraverso Il lavoro nei campi: un legame intimo con la natura In una lettera indirizzata a una sua ex allieva, Weil scrive: «Lavorerà un poco nei campi? Quanto a me, quando mi trovo in campagna, colgo sempre tutte le occasioni per partecipare al taglio del fieno, alla mietitura, alla trebbiatura del grano, anche giornate intere, sebbene sia faticoso; ma è una fatica sana, che insegna a conoscere il lavoro, a entrare in un rapporto più intimo e reale con la natura, di quanto non consentano le semplici passeggiate . La cappella di Saint-Sulpice a Saint-Marcel-d Ardèche (Francia), dove Simone Weil fu assunta come bracciante agricola dal filosofo e scrittore francese Gustave Thibon. unità 3 | Orientamento politico e appartenenze in educazione | 95

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane