I colori della Pedagogia - volume 3

psicologia sperimentale: branca della psicologia che applica il metodo sperimentale allo studio di fenomeni quali la sensazione, la percezione, la memoria, il linguaggio. La sua nascita è associata a Wilhelm Wundt (1832-1920), che nel 1879 fondò a Lipsia (Germania) il primo laboratorio di psicologia sperimentale. igiene: ramo della medicina che mira alla prevenzione delle malattie e alla promozione del benessere attraverso O LGHQWLfiFD]LRQH di misure di protezione sanitaria volte a regolare il comportamento degli individui e della popolazione nel suo complesso. Innanzitutto il bambino può mostrare, spiegare, insegnare, ma solo se esi- stono due condizioni: da una parte, occorre che gli venga permesso di esercitare liberamente la sua attività esprimendo bisogni e inclinazioni; dall altra, chi lo osserva deve essere preparato a vedere e raccogliere le sue manifestazioni. Queste sono anche le condizioni, secondo Montessori, per la nascita di una pedagogia scientifica , cioè una pedagogia che non sia ridotta a una branca secondaria della filosofia ma acquisisca una sua indipendenza, promuovendo allo stesso tempo un dialogo fecondo con altre scienze, come la psicologia sperimentale, l igiene e l antropologia. In questa cornice va compresa l affermazione con cui, in diverse occasioni, Montessori presenta la sua pedagogia come una rivelazione offerta dal bambino e dalla bambina stessi. Per esempio, a Kodaikanal, nel Sud dell India, così si rivolge alle educatrici indiane: Non voglio essere salutata come la grande educatrice di questo secolo: io non ho fatto altro che studiare il bambino, e ricevere ed esprimere ciò che egli mi ha dato, e che viene chiamato il Metodo Montessori. Tutt al più io sono l interprete del bambino. M. Montessori, in L. Comba (a cura di), Donne educatrici. Maria Montessori e Ada Gobetti, Rosenberg & Sellier, Torino 1996, p. 25. Un secondo piano di significato si riferisce alla possibilità della bambina e del bambino di realizzare, grazie all educazione, il livello di civiltà al quale l umanità aspira e dal quale tuttavia è ancora molto lontana. Maria Montessori, che pure è testimone di due conflitti mondiali, delle guerre coloniali e dei regimi dittatoriali, nutre una fiducia, non ingenua ma lucida, nel progresso dell umanità e ritiene che le immense potenzialità di quest ultima si trovino racchiuse nelle grandi forze dell infanzia. Secondo l autrice, questi poteri sono stati ignorati per millenni e restano ancora ampiamente sconosciuti, anzi sono addirittura repressi e annientati proprio nella scuola, che invece dovrebbe farli fiorire. Nella Mente del bambino (1952) sostiene che per costruire una società pacifica e rinnovata non sono sufficienti né i buoni propositi né le speculazioni filosofiche, ma è necessario ampliare gli orizzonti rispetto all educazione. Occorre andare oltre l equazione che MONTESSORI vede nell educazione solo la trasmissione di un sapere e iniziare sostiene che a concepirla come formazione generale dell essere umano, che riguarda quindi tutte le età e specialmente i primi anni di vita. In IL PROGRESSO DELL UMANIT questo periodo, infatti, grazie alla sua mente assorbente, il bamesige bino è capace di straordinarie conquiste intellettuali si pensi per esempio all apprendimento della lingua. A questo proposiun educazione rinnovata to, scrive nella medesima opera, «gli psicologi affermano che, se perché paragoniamo la nostra abilità di adulti a quella del bambino, ci il bambino è occorrerebbero sessanta anni di duro lavoro per raggiungere ciò padre e maestro dell umanità che il bambino ha raggiunto nei suoi primi tre anni . 44 | SEZIONE 1 | Tra Ottocento e Novecento: le fondamenta della pedagogia contemporanea |

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane