Il pan di Spagna
Gli ingredienti sono quasi gli stessi della pasta frolla, ma il pan di Spagna dev’essere soffice, perché si usa per realizzare torte o paste inzuppate, farcite e decorate. Con l’aggiunta di burro serve anche a produrre dolcetti e piccole paste friabili. Per ottenere un prodotto soffice, che si presta a essere tagliato, inzuppato, farcito e guarnito, non si usa il lievito, ma bisogna fare particolare attenzione ad alcuni dettagli della preparazione:
- la temperatura degli ingredienti: per riuscire a montare in modo perfetto l’impasto, i liquidi con lo zucchero vanno portati a 37 °C;
- se si impasta a mano, le farine vanno aggiunte poco alla volta e incorporate con un movimento dal basso verso l'alto e da destra verso sinistra, aiutandosi con una spatola a lama curva e manico lungo che serve per raccogliere alimenti da un recipiente con pareti curve (leccapentole);
- se si impasta a macchina, occorre trovare il giusto rapporto fra le materie prime e il movimento della macchina sbattitrice: se l’impasto funziona, la miscela appare ben aerata, omogenea, vellutata, e in fase di cottura aumenterà di volume.
Anche al pan di Spagna si possono aggiungere aromi e sapori, come ad esempio nel pan di Spagna al cioccolato, alla nocciola, alle carote, alla cannella o allo zafferano.
Gli ingredienti per la preparazione sono pochi e conosciuti (uova, zucchero e amidi principalmente), ma modificando le percentuali o il procedimento si otterranno risultati diversi.
Dosaggio e preparazione
Si possono ottenere diversi tipi di pan di Spagna a seconda della lavorazione e della proporzione fra gli ingredienti utilizzati.
Riguardo alla lavorazione, le principali tecniche sono:
- la montata a caldo, in cui uova e zucchero vengono riscaldati a bagnomaria prima della montata a una temperatura massima di 50 °C, per permettere allo zucchero di sciogliersi in modo più rapido e omogeneo e favorire l’assorbimento di aria;
- la montata a freddo;
- le montate separate, in cui si dividono tuorli e albumi e si montano separatamente con la metà dello zucchero totale in ogni montata. Al termine si uniscono le due masse e, infine, gli sfarinati.
Riguardo alla proporzione degli ingredienti utilizzati, invece, si possono ottenere pan di Spagna con diverse masse:
- pesanti, utilizzando la stessa quantità di uova, zucchero e farina (cioè in proporzione 1:1:1);
- medie, utilizzando tre parti di uova, due di zucchero e due di farina (ovvero in proporzione 1:0,67:0,67);
- leggere, utilizzando due parti di uova, una di zucchero e una di farina (in proporzione 1:0,5:0,5).
Le varianti intermedie sono ovviamente utilizzabili in base al prodotto che si vuole ottenere.
La cottura
La cottura è, insieme alla montata, la fase più delicata e importante della preparazione del pan di Spagna. Durante la cottura, infatti, avvengono una serie di trasformazioni chimico-fisiche che determinano le caratteristiche del prodotto finito. In modo particolare, l’aria inglobata durante la montata si espande, il volume del prodotto aumenta, si formano gli alveoli caratteristici del pan di Spagna e il calore, penetrando omogeneamente all’interno della massa, dà consistenza alla preparazione in quanto le proteine coagulano e una parte dell’acqua non evaporata viene assorbita dagli amidi. Inoltre, il calore fa caramellizzare gli zuccheri, che conferiscono il classico colore dorato.
Bisogna infine ricordare che aggiungendo tuorli e burro a questa ricetta si può ottenere la cosiddetta pasta Margherita.