Per quanto siano composti dalle stesse sostanze chimiche, cellule e organismi possono avere non solo varie dimensioni e forme, ma anche strutture e livelli di complessità assai differenti tra loro. Ciò consente una prima distinzione di massima.
- I procarioti, di cui fanno parte i batteri, hanno dimensioni dell’ordine di pochi micrometri. Furono tra i primi organismi a comparire sulla Terra e sono caratterizzati da un’organizzazione prettamente unicellulare: singole cellule in grado di crescere, riprodursi e adattarsi a ogni ambiente terrestre. In questi organismi il materiale nucleare, rappresentato dalla molecola di DNA, non è racchiuso dentro una specifica membrana.
- L’evoluzione trasformò poi i procarioti in eucarioti: cellule con un’organizzazione interna più complessa, in cui si riconoscono distinti comparti funzionali. Le dimensioni della cellula eucariote possono essere molto variabili, ma raramente sono inferiori a 10 micrometri. Il passo seguente fu la comparsa di organismi pluricellulari: dagli agglomerati in cui le cellule coesistono stabilmente, fino agli organismi superiori, in cui cooperano per il successo evolutivo del macrorganismo cui appartengono.
Tra organismi pluricellulari e batteri spesso si stabiliscono rapporti di mutua dipendenza. L’organismo di un uomo adulto, per esempio, comprende circa 40 000 miliardi di cellule eucariote, ma i microrganismi procarioti che risiedono sulle sue superfici esterne (pelle) e interne (mucose), indicati complessivamente con il termine microbiota, sono quasi 10 volte più numerosi e il loro peso ammonta a circa 1,5 kg.