2  ALIMENTAZIONE E CORPO UMANO >> 9. Alimentazione e salute

I saperi fondamentali

ALIMENTAZIONE E SALUTE

Attraverso i cibi assumiamo sostanze che apportano energia e molecole indispensabili per la vita. Tuttavia, se gli alimenti vengono assunti in modo non equilibrato possono causare danni anche molto gravi all’organismo. È fondamentale, dunque, prestare molta attenzione alla dieta. A studiare e formulare regimi alimentari ben definiti è una disciplina scientifica, la dietologia, alla quale sono legate la dietetica (che mette a punto diete adatte alle diverse condizioni fisiologiche) e la dietoterapia (che elabora i regimi dietetici per persone con situazioni patologiche).

La dieta nell’età evolutiva

L’età evolutiva è il periodo compreso fra la nascita e il momento in cui l’organismo raggiunge il suo pieno sviluppo.


DIETA DEL NEONATO E COMPLEMENTARE (DA 0 A 12 MESI)

Il primo alimento di cui si nutre il neonato è il colostro, che poi si trasforma in latte. Tra i 6 mesi e l’anno vengono introdotti nella dieta alimenti solidi, per soddisfare le esigenze nutrizionali legate alla crescita e per abituare l’organismo ad alimenti diversi. La gradualità nell’introduzione di cibi nuovi è importantissima: vanno proposti al bambino uno per volta, facendo trascorrere alcuni giorni fra l’uno e l’altro, in piccole quantità, aumentando gradualmente dosi e frequenza.


DIETA DEL BAMBINO (DA 1 A 11-12 ANNI)

Nell’età prescolare e scolare il bambino seleziona le sue preferenze alimentari; la famiglia e la scuola hanno un ruolo decisivo per abituarlo a un regime alimentare corretto e salutare, senza sottovalutare l’importanza che una regolare attività fisica riveste nelle fasi di crescita.


DIETA DELL’ADOLESCENTE (DA 12-13 A 18-20 ANNI)

L’adolescenza è la fase in cui si registra il più alto fabbisogno energetico e alimentare. La crescita massima si ha intorno agli 11-15 anni per le ragazze e ai 13-16 anni per i ragazzi; risulta elevato il fabbisogno di ferro, calcio, fosforo e vitamina D.

La dieta in età adulta

Fra i 20 e i 60 anni la dieta deve mirare a mantenere il peso forma ed evitare brusche oscillazioni, rispettando il fabbisogno calorico giornaliero. Particolari regimi alimentari devono essere adottati in gravidanza, in allattamento e in menopausa.

La dieta nella terza età

Oltre i 60 anni la dieta deve mirare a preservare l’organismo dall’aumento di peso e dalle malattie a esso correlate. Con l’avanzare dell’età, infatti, le funzioni vitali avvengono con maggiore lentezza e il metabolismo basale diminuisce. Una dieta idonea prevede la riduzione di grassi e proteine di origine animale.

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Le malattie cardiovascolari

IPERCOLESTEROLEMIA

Il colesterolo non dovrebbe essere superiore a 190 mg/dl di sangue; in particolare, le LDL non dovrebbero avere valori superiori a 160 mg / dl e le HDL non dovrebbero essere inferiori a 35-40 mg / dl. Il colesterolo può essere tenuto sotto controllo sia con l’utilizzo di farmaci sia attraverso la dieta.


IPERTRIGLICERIDEMIA

Il livello normale di trigliceridi dovrebbe essere di circa 150 mg/dl; si parla di ipertrigliceridemia quando il livello supera i 200 mg/dl.


IPERTENSIONE ARTERIOSA

La pressione arteriosa si misura con lo sfigmomanometro ed è indicata in millimetri di mercurio (mmHg). Si parla di ipertensione quando la sistolica supera i 140 mmHg e la diastolica i 90 mmHg. L’ipertensione è il fattore di rischio che più predispone all’ictus cerebrale e all’infarto del miocardio.

Le malattie metaboliche

DIABETE MELLITO

È una malattia metabolica dovuta all’assenza o alla riduzione della secrezione di insulina da parte del pancreas che fa innalzare la glicemia a valori superiori ai 110 mg / dl. Esistono 2 tipi di diabete.

  • Diabete mellito di tipo 1 (insulino-dipendente): è la forma di diabete diffusa nell’età giovanile; è dovuto alla distruzione delle cellule beta del pancreas e le persone che ne sono affette devono assumere insulina per tutta la vita.
  • Diabete mellito di tipo 2 (non insulino-dipendente): è la forma di diabete più diffusa e si manifesta dopo i 40 anni.

OBESITÀ

  • L’obesità essenziale o primitiva è causata da una dieta ipercalorica associata a scarsa attività fisica; non dipende da altre condizioni patologiche.
  • L’obesità sintomatica o secondaria è dovuta a disfunzioni di natura endocrina; include anche l’obesità psicosomatica, dovuta a stati d’ansia e depressione.

I disturbi del comportamento alimentare

Sono patologie a forte componente psicologica che si manifestano per lo più durante l’adolescenza:

  • la bulimia nervosa;
  • l’anoressia nervosa;
  • il disturbo da alimentazione incontrollata (BED);
  • i disturbi dell’alimentazione non altrimenti specificati (NAS).

Le reazioni avverse al cibo

Si manifestano in seguito all’ingestione di alcuni alimenti e vengono distinte in tossiche e non tossiche. Queste ultime si differenziano in:

  • allergie, cioè reazioni immunitarie nei confronti di sostanze, dette allergeni, che l’organismo percepisce come estranee e pericolose; nei casi più gravi possono portare a shock anafilattico;
  • intolleranze, ossia reazioni tardive e dose-dipendenti al contatto con determinate sostanze contenute negli alimenti; le intolleranze più diffuse sono quelle al lattosio e al glutine (celiachia).

Percorsi di scienza degli alimenti
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Per il primo biennio