L’alimento derivato dal cacao più diffuso al mondo non è una bevanda bensì il cioccolato solido. Ne esistono svariate tipologie, destinate al consumo diretto o a essere utilizzate anche come ingredienti di altri cibi. La preparazione del cioccolato solido parte dalla pasta di cacao e richiede diverse fasi di lavorazione. Elenchiamo le principali.
- Mescolatura: alla pasta di cacao pura vengono aggiunti altro burro di cacao, zucchero, lecitina ed eventualmente latte.
- Raffinazione: in questa fase si elimina la granulosità del composto mescolato.
- Concaggio: serve a far evaporare l’acqua e gli acidi volatili sgradevoli, ma anche a emulsionare al meglio il cacao, la massa grassa ed eventualmente il latte. L’operazione prende nome dalle caratteristiche macchine “a conca” utilizzate in passato per eseguirla.
- Temperaggio: è il raffreddamento controllato del cioccolato, che dallo stato fuso viene portato a una temperatura di circa 27 °C. Il raffreddamento deve avvenire in condizioni controllate; il cioccolato viene poi leggermente riscaldato portandolo a 31-32 °C. Le variazioni termiche servono a far cristallizzare in modo regolare tutti i componenti del prodotto, in particolare il burro di cacao. La corretta cristallizzazione è fondamentale per la conservabilità e per la definizione di importanti caratteristiche fisiche del cioccolato (come la lucidità e la consistenza finale).
Al termine del procedimento di lavorazione, il cioccolato può essere riportato a uno stato semiliquido che permette di modellarlo nelle forme scelte per la sua commercializzazione. Per preservare il gusto del cioccolato è fondamentale conservarlo a una temperatura compresa fra 12 e 18 °C; l’umidità non deve essere superiore al 65%. Il cioccolato solido può essere declinato in molte varianti, per incontrare il gusto di una clientela molto ampia. Quelle più diffuse e apprezzate sono riassunte nella tabella sotto.
Varietà | % pasta di cacao | % burro di cacao | Aggiunte |
Extra amaro | Oltre 85% | Almeno 28% | – |
Fondente | Almeno 43% | Almeno 28% | – |
Al latte | Almeno 25% | – | Latte in polvere (almeno 14%) |
Bianco | – | Dal 20% al 45% | Latte in polvere (almeno 14%), lecitina e vanillina |
Gianduia | Almeno 32% | – | 20-40 g di nocciole ogni 100 g |