T5 - Gilgameš piange per la morte dell’amico Enkidu

PAROLA D AUTORE | T5 L epopea di Gilgame , a cura di N.K. Sandars, trad. it. di Alessandro Passi, Adelphi, L epopea di Gilgame è la narrazione poetica delle gesta eroiche di Gilgame , re Milano 1986, pp. sumerico di Uruk, scritta in caratteri cuneiformi su tavolette d argilla, la prima 125-127, 143-144 Gilgame piange per la morte dell amico Enkidu forma di scrittura conosciuta, risalente a circa 4500 anni fa. Lo stile narrativo fa pensare che all epoca della composizione la tradizione orale si mantenesse ancora parallela a quella scritta. Uditemi, grandi di Uruk, Enkidu piango, l amico mio [...] tutte le creature dalla lunga coda che ti nutrirono ti piangono, tutti gli esseri selvatici della piana e dei pascoli; i sentieri che amavi nella foresta dei cedri notte e giorno mormorano. [...] Piangano tutti i sentieri che insieme abbiamo percorso [...]. Il fiume lungo le cui rive camminavamo ti piange [...]. I guerrieri di Ururk dalle forti mura, dove fu ucciso il Toro del Cielo, ti piangono. Di Eridu tutto il popolo piange per te, o Enkidu [...]. Che cos è questo sonno che ora ti avvince? [La scena del diluvio] Conosci la città di uruppak, che sorge sulle rive dell Eufrate? [...] Alla prima luce dell alba la mia famiglia si riunì attorno a me, i bambini portarono pece, gli uomini tutto il necessario. Il quinto giorno misi in posa la chiglia e le coste, poi fissai il fasciame. [...] Al settimo giorno la nave era pronta. [...] Vi caricai tutto ciò che avevo, oro e creature viventi: la mia famiglia, i parenti, gli animali del campo sia selvatici sia domestici [...]. Il tempo era compiuto, venne 256 | UNIT 6 | la sera, il cavaliere della tempesta mandò la pioggia. Guardai fuori e il tempo era terribile, così anch io salii a bordo della nave e chiusi i boccaporti. [...] Alle prime luci dell alba venne dall orizzonte una nube nera; tuonava da dentro, là dove viaggiava Adad, Signore della tempesta. [...] Per un giorno intero imperversò la bufera, infuriando sempre di più. [...] I venti soffiarono per sei giorni e sei notti; fiumana, bufera e piena sopraffecero il mondo, bufera e piena infuriarono assieme come schiere in battaglia. Quando venne l alba del settimo giorno, la tempesta dal Sud diminuì, divenne calmo il mare, la piena s acquietò; guardai la faccia del mondo e c era silenzio [...]. La superficie del mare si estendeva piatta come un tetto, aprii un boccaporto e la luce cadde sul mio viso. Le lacrime scorrevano sul mio volto, poiché da ogni parte c era un deserto d acqua. Invano cercai la terra [...] sul monte Nisir rimase incagliata la nave, rimase incagliata e non si mosse. Rispondi 1. Che cosa ti colpisce di più delle invocazioni di Gilgame ? 2. Quali sono secondo te gli elementi principali dello stile formulaico di ripetizione utilizzato nella tradizione orale per sostenere la memoria? 3. Quali sono le azioni principali che si svolgono nella vicenda sumerica del diluvio?

I colori dell’Antropologia
I colori dell’Antropologia
Secondo biennio e quinto anno del liceo delle Scienze umane