L’UNITÀ IN BREVE

L U N I T I N B R EV E 1. IL LINGUAGGIO UMANO 2. LA COMUNICAZIONE VERBALE E IL CONTESTO 3. ORALIT E SCRITTURA audio lettura L I N G UA GG I E FO R M E ES P R ESS I V E Il linguaggio è alla base dell interazione sociale ed è un fenomeno bioculturale. Secondo A. Leroi-Gourhan, esso si è sviluppato nell arco di milioni di anni, a partire dall assunzione della posizione eretta e il conseguente utilizzo delle mani. Il linguaggio si distingue da altre forme di comunicazione animale per apertura, arbitrarietà, universalità semantica e produttività infinita. Le lingue sono dinamiche e si modificano nel tempo. Franz Boas e Bronislaw Malinowski furono tra i primi antropologi a riflettere sulla stretta connessione tra lingua e cultura. Introdotto da Boas, il concetto di relativismo linguistico venne ulteriormente sviluppato da E. Sapir e B. L. Whorf. L ipotesi forte del principio di relativismo linguistico Sapir-Whorf sostiene che la lingua ha il potere di plasmare la visione del mondo, e che l uomo può pensare solo ciò che può dire. A questa è preferibile un ipotesi debole. All inizio degli anni Sessanta, l antropologo Dell Hymes dimostrò che la competenza linguistica include non solo la capacità di parlare in modo grammaticalmente corretto ma anche quella di adattarsi al contesto in cui si parla, ovvero la competenza comunicativa. La metafora è un dispositivo linguistico che accosta espressioni tratte da campi semantici correlati per descrivere qualcosa (metafore descrittive) o aiutare a comprenderlo (metafore cognitive). Per poter comprendere e usare le metafore, gli interlocutori devono conoscere il contesto sociale e culturale da cui i campi semantici sono tratti. Il legame tra lingua e potere affiora soprattutto nelle situazioni di contatto culturale. Al colonialismo europeo, per esempio, si collegano numerosi fenomeni di mutamento linguistico, tra cui la nascita di nuove lingue (di tipo pidgin e creolo) e il declino e l estinzione di altre. Le culture in cui la scrittura è ormai ampiamente diffusa e radicata sono dette a oralità ristretta. A prescindere dalla loro complessità, le culture a oralità primaria non conoscevano alcuna forma di scrittura. Vi sono anche culture a oralità diffusa che tuttora mancano di un alfabeto scritto ma dove la scrittura esercita comunque una grande influenza. Nelle culture a oralità diffusa vi è un nesso immediato fra parola ed esperienza. La comunicazione e la trasmissione | Linguaggi e forme espressive | 257

I colori dell’Antropologia
I colori dell’Antropologia
Secondo biennio e quinto anno del liceo delle Scienze umane