L’importanza culturale delle metafore

Le ricerche di Dell Hymes hanno un grande valore antropologico perché mostrano che negli eventi comunicativi efficaci la grammatica e la sintassi non sono mai fonte del significato: sono delle risorse linguistiche per gestire e codificare il significato stesso. l attività sociale quotidiana con tutti i molteplici elementi concreti del contesto che costruisce il significato. Come scriveva il filosofo viennese Ludwig Wittgenstein (1889-1951) negli anni Quaranta del Novecento, per capire il senso di una parola non basta il dizionario: comprendere una parola è assorbire l esperienza vissuta del suo significato. una impresa pratica: è immergersi in una forma di vita. Ciò è estremamente importante per gli studi sul campo degli antropologi e lo è altrettanto nella vita quotidiana, al fine di favorire una comprensione reciproca tra lingue e culture diverse. LA COMPETENZA LINGUISTICA e LA COMPETENZA COMUNICATIVA ossia servono entrambe per ossia LA CONOSCENZA DELLE REGOLE GRAMMATICALI DEGLI ENUNCIATI COMPRENDERE IL SIGNIFICATO DI UNA LINGUA E DI UNA CULTURA LA CAPACIT DI CAPIRE IL CONTESTO ENTRO CUI SI SVOLGE IL DIALOGO 2.3 L IMPORTANZA CULTURALE DELLE METAFORE | Già dal I secolo metafora: dispositivo linguistico basato su una similitudine sottintesa, per cui un termine è usato per riferire un concetto diverso da quello che normalmente esprime. campo semantico: in linguistica è un insieme di termini che appartengono alla stessa area di VLJQLfiFDWR d.C., nella retorica, l arte del parlare in pubblico, si utilizzavano le cosiddette figure retoriche, cioè forme del discorso volte a creare un particolare effetto persuasivo: fra le più importanti troviamo la metafora. La metafora è un dispositivo linguistico che viola le regole formali della denotazione, ossia la caratteristica delle parole in base a ciò che indicano nel mondo reale, e collega tra loro espressioni tratte da campi semantici diversi. ESEMPIO: nell espressione il tavolo è pesante , l aggettivo pesante è un denotativo di tavolo, cioè lo caratterizza su un piano di realtà, perché la pesantezza è un attributo possibile per un oggetto come un tavolo; nella frase il tavolo è timido , l aggettivo timido non è un denotativo di tavolo. Il linguaggio figurato e non letterale della metafora accosta due mondi di significato che fra loro non hanno alcun rapporto reale. ESEMPIO: nella frase Marco è una pavone risulta chiaro che il mondo zoologico dei pavoni non ha alcun rapporto con Marco. Si potrebbero anche scegliere dei denotativi adeguati per esprimere gli atteggiamenti e il carattere di Marco: Marco è presuntuoso, vanitoso, supponente . Ma dicendo Marco è un pavone , si utilizza un espressione molto più efficace e diretta: l interlocutore immagina immediatamente il pavone che si gonfia e fa la ruota, mettendo in mostra tutti i colori del suo piumaggio. Le metafore di questo tipo si chiamano metafore descrittive. Esiste però anche un secondo tipo di metafore: le metafore cognitive. | Linguaggi e forme espressive | 229

I colori dell’Antropologia
I colori dell’Antropologia
Secondo biennio e quinto anno del liceo delle Scienze umane